Si può arrivare a uccidere una ragazzina per aver perso a un videogioco? Purtroppo, a quanto pare, la risposta per qualcuno è affermativa: Owen L., studente di informatica e assassino reo confesso dell’undicenne Louise, ha dichiarato di aver tolto la vita alla giovane per “sfogarsi e calmarsi” dopo aver perso a Fortnite.
Undicenne uccisa nei boschi
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo è uscito di casa con un coltello in tasca e ha incrociato la ragazzina. Dopo averla convinta a seguirlo nel bosco, ha estratto l’arma; la piccola ha provato a difendersi, ma nulla ha potuto contro il 23enne, che l’ha scaraventata a terra e colpita con almeno dieci fendenti.
Owen L. è quindi tornato a casa, come se nulla fosse successo. Per giustificare le ferite che si era procurato nella colluttazione, ha raccontato ai genitori di un falso incidente domestico, mentre alla fidanzata aveva confessato di aver accoltellato una studentessa. L’uomo, immortalato dalle telecamere della zona, è stato riconosciuto da un vicino di casa – grazie alla sua testimonianza il 23enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
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