Published
3 settimane agoon
Unicredit lancia offerta pubblica di scambio volontaria su Banco Bpm: vale oltre 10 miliardi.
L’obiettivo è quello di diventare diventare la terza banca nel panorama europeo e a consolidarsi in Italia con sinergie per 1,2 miliardi di euro. “L’aggregazione permetterà la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi in Italia“, dice l’ad di Unicredit Orcel. L’operazione Unicredit-BPM porterebbe alla nascita di un colosso così grande da non poter essere scalato dall’estero
Un blitz che trova freddi il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e il vice premier e ministro ai trasporti e alle Infrastrutture Matteo Salvini, che non nascondaono la loro irritazione.
“Da cittadino italiano vorrei sapere se è tutto sotto controllo. Non vorrei che qualcuno volesse fermare l’accordo Bpm-Montepaschi per fare un favore ad altri, però c’è Bankitalia e noi dormiamo sonni tranquilli. Forse”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, a margine dell’evento ‘Italia Direzione Nord’ a Milano, rispondendo a una domanda sull’offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Unicredit su Banco Bpm.
Non è da meno Giorgetti. “Poi vedremo, come è noto esiste la golden power. Il governo farà le sue valutazioni, valuterà attentamente quando Unicredit invierà la sua proposta per le autorizzazioni del caso“, aggiunge. L’operazione di UniCredit su Bpm era “comunicata ma non concordata con il governo“.
A stretto giro di posta Orcel si dice d’accordo: “Sono tutte operazioni complicate quando si tocca il sistema bancario: ci vuole cautela” e quindi che il governo valuterà “è la risposta corretta che ci aspettavamo“. Giorgetti sottolinea anche un altro timore: “Citando von Clausevitz il modo più sicuro per perdere la guerra è impegnarsi su due fronti, poi chissà che magari questa volta questa regola non sarà vera“.
Unicredit conta di presentare a Consob il documento di Offerta entro il termine di 20 giorni di calendario dalla data odierna. Entro il medesimo termine presenterà le istanze per l’ottenimento delle autorizzazioni preventive nonché le necessarie comunicazioni e le istanze per l’ottenimento delle altre autorizzazioni a Bce, Banca d’Italia e Ivass anche per la quota di controllo in Anima (su cui Banco ha lanciato l’offerta lo scorso novembre) e le altre controllate.
Ad aprile, il 10, sarà la volta dell’assemblea straordinaria che dovrà approvare l’aumento di capitale (pari al 13,9% del capitale sociale di Unicredit) di nuove azioni destinate a essere scambiate con quelle del Banco. Il Cda delibererà quindi l’aumento “nei più brevi tempi tecnici dopo l’ottenimento delle autorizzazioni preventive”.
Il periodo di adesione sarà avviato successivamente alla pubblicazione del documento d’offerta. L’operazione, stima il gruppo, sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi” e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.
___
Potrebbe interessarti anche:
___