I film tratti dai videogame non hanno – quasi – mai fortuna, ma possiamo sin da subito dire che Until dawn – fino all’alba sia un esperimento riuscito. Tratta dall’omonimo videogioco horror, questa pellicola slasher, sebbene abbia scontentato i fan storici del franchise, pur non essendo perfetta ha tutte le carte in regola per essere apprezzata dagli appassionati del genere.

Until Dawn: di cosa parla?
Clover e i suoi amici – l’ex Max, le amiche Megan e Nina e il fidanzato di quest’ultima, Abe – un anno dopo la scomparsa della sorella Melanie, ripercorrono il viaggio compiuto dalla ragazza prima di svanire nel nulla. Così si ritrovano a Glore Valley, una cittadina che sembra deserta. Quando cala la notte, tuttavia, qualcosa di strano accade: prima che possano rendersi conto di cosa sia davvero successo, il gruppo di amici viene ucciso.
Tuttavia, appena la notte si conclude il tempo si riavvolge i cinque tornano in vita, nelle stesse posizioni che avevano quando è calato per la prima volta il buio. Come ben presto scopriranno, Clover e i suoi amici dovranno “sopravvivere alla notte o farne parte“…

Until Dawn non sarà un capolavoro e potrà anche turbare chi ha giocato in precedenza al videogame, ma si tratta di un godibilissimo slasher che sovverte alcuni dei trope del genere riuscendo a intrattenere lo spettatore fino all’ultimo rintocco.
A differenza di altri film horror, non è pretenzioso e realizza esattamente ciò che promette: una corsa contro il tempo splatter e ansiogena che, con qualche jumpscare furbetto, riesce anche a regalare un brivido.
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