A soli tre giorni dall’entrata in vigore del Digital Markets Act, la Commissione Europea ha inflitto una multa senza precedenti a Apple. 1,8 miliardi di euro per violazioni delle regole sulla concorrenza nel settore dello streaming musicale. Apple è stata accusata di pratiche commerciali sleali, in particolare per aver impedito agli sviluppatori di App di streaming musicale di informare gli utenti su servizi alternativi e più economici disponibili al di fuori dell’ecosistema Apple.
Apple multata dall’antitrust
Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea, ha dichiarato: “Per un decennio, Apple ha abusato della propria posizione dominante nel mercato dello streaming musicale attraverso l’App Store, impedendo agli sviluppatori di informare i consumatori su servizi alternativi e più economici disponibili al di fuori dell’ecosistema Apple. Questo è illegale e anticoncorrenziale”.
In risposta alla multa, Apple ha espresso il suo dissenso, affermando che l’App Store non rappresenta un ostacolo alla concorrenza nel mercato della musica digitale e che “la decisione è stata presa nonostante l’incapacità della Commissione di scoprire prove credibili di danni ai consumatori e ignora la realtà di un mercato fiorente, competitivo e in rapida crescita”. Poi il colosso tecnologico ha puntato il dito contro Spotify. “Il principale sostenitore di questa decisione, e il più grande beneficiario, è Spotify, una società con sede a Stoccolma, in Svezia. Spotify ha la più grande app di streaming musicale al mondo e ha incontrato la Commissione europea più di 65 volte durante questa indagine”.
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