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Cardito, la Procura chiede ‘permesso’ con otto avvisi di garanzia

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La ferale notizia era stata annunciata già dalla nostra testata, su Cardito si è abbattuto un vero e proprio terremoto. Sono piombati otto avvisi di garanzia, due dei quali hanno colpito il responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Pasquale Imbemba ed il dipendente comunale geometra Antonio Archetto, padre della neo consigliera Valeria Archetto.

Gli altri sei sono, C.B, L. M., A. B., E. C., C. R. e G. D. C.. La Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord di Aversa, contesta agli indagati il reato di abuso d’ufficio, per fatti risalenti tra il 2017 ed il 2018. Secondo il pubblico ministero Patrizia Dongiacomo, sarebbe stata violata la normativa del Piano Casa per quanto concerne l’aumento delle volumetrie su alcuni immobili, altre contestazioni quali permessi a costruire irregolari, mancanza della dichiarazione di inizio attività (Dia), violazione del Piano Casa ed altre cose similari. Quello che più rileva però, tra le contestazioni, è la violazione dell’indice di densità edilizia dettato dall’articolo 7 del D.M. 1444/68, questo potrebbe far estendere una verifica su tutti i permessi a costruire rilasciati in virtù del premio di cubatura previsto dalla normativa sul Piano Casa. Gli imputati avranno 20 giorni di tempo per presentare le memorie difensive nelle sedi opportune.

Al di là dell’aspetto giuridico, vanno sottolineate alcune cose; Cardito è il quarto Comune d’Italia più cementificato, dal 2012 ad oggi, il leitmotiv è sempre lo stesso, abbattimento e ricostruzione, dal 2015 ad oggi, il responsabile dell’ufficio tecnico e sempre lo stesso, Pasquale Imbemba, ‘assunto’ sulla casa comunale dall’attuale sindaco Giuseppe Cirillo. Imbemba non è vincitore di concorso, ma semplicemente nominato per volontà del primo cittadino ai sensi dell’articolo 110 del Tuel.

Cardito è diventata ormai il paese del cemento e del mattone selvaggio, i palazzi vengono abbattuti come fanno le onde sui castelli di sabbia in riva al mare, un sistema ben rodato insomma, avallato da reiterate subornazioni che nel tempo hanno quasi e ribadiamo quasi, annichilito l’onestà, la moralità e l’integrità di un’intera cittadina. Sono passati nove anni, scanditi e cristallizzati da cairologici momenti propizi, ma stavolta la gragnola si è fatta sentire.

Sul piano politico invece, la presule opposizione, dovrebbe far tremare le poltrone in consiglio, ruggire come i leoni nella Savana, non limitarsi al mero cinguettio degli uccellini o al zinzilulare delle rondini, certo ai consiglieri Mazza e Raucci bis non si può chiedere la verve e l’impeto dell’avvocato Francesco Pisano ma questa volta la maggioranza deve rendicontare i cittadini.

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