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Cronaca

Centenario arrestato: era un nazista ed è accusato della morte di 3518 persone

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Succede in Germania: un uomo di 101 anni è stato condannato a cinque anni di carcere. Il motivo? Era una guardia nazista e, prestando servizio in un campo di concentramento alle porte di Berlino, avrebbe favorito l’uccisione di 3518 persone. 

Non si conosce il nome dell’imputato e nemmeno il suo viso: l’uomo si è presentato in Tribunale, oggi, in sedia a rotelle e col volto coperto.

L’ex nazista è stato condannato a 5 anni di carcere

Nel 2021 l’uomo era stato accusato di aver “consapevolmente e volontariamente” contribuito alla fucilazione di alcuni prigionieri di guerra sovietici e avrebbe favorito l’uccisione di altri prigionieri attraverso l’uso del gas tra il 1942 e il 1945. Oggi, il Tribunale tedesco di Neuruppin ha emesso una sentenza: l’anziano è stato condannato a 5 anni di carcere. 

L’uomo ha sempre negato di aver lavorato come guardia nazista, sostenendo la tesi di essere stato un bracciante agricolo. Secondo l’accusa sarebbe invece certo il suo arruolamento nelle SS.

La sentenza

La corte è giunta alla conclusione che, contrariamente a quanto da lei sostenuto, lei ha lavorato nel campo di concentramento come guardia per circa tre anni. Lei ha volontariamente sostenuto questo sterminio di massa con la sua attività” ha dichiarato il giudice Udo Lechtermann.

L’uomo è la persona più anziana mai processata per complicità in crimini di guerra. Secondo il portavoce dell’ufficio giudiziario, l’età dell’uomo avrebbe avuto un “effetto attenuante sulla sentenza.”

È stato straordinariamente difficile trovare una punizione adeguata, perché gli atti sono avvenuti molto tempo fa.” ha dichiarato ancora il portavoce.

Heubner: “Il verdetto è un segnale importante”

La CNN ha riportato il commento di Josef Schuster, presidente del consiglio centrale degli ebrei in Germania, che ha dichiarato che “Le migliaia di persone che lavoravano nei campi di concentramento mantenevano in funzione la macchina degli omicidi. Facevano parte del sistema e quindi dovrebbero assumersene la responsabilità”.

Il verdetto è un risarcimento tardivo per i parenti e un segnale molto importante da parte della Germania” ha dichiarato invece Christoph Heubner del Comitato Internazionale di Aushwitz.

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