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Cgil e Uil proclamano 8 ore di sciopero generale, con manifestazioni territoriali, per venerdì 29 novembre. Lo hanno annunciato i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, in conferenza stampa.
I due sindacati scendono in piazza per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese” e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
Una decisione che riaccende lo scontro con la maggioranza.
“Direi che c’è un piccolissimo pregiudizio” ironizza la premier Giorgia Meloni, che, intervistata da Bruno Vespa, indica i temi presenti nella manovra che dovrebbero piacere ai sindacati. La presidente del Consiglio sottolinea anche che la protesta arriva prima della convocazione a Palazzo Chigi.
La Lega, poi, non usa mezzi termini: “Sindacati ridicoli, scioperano contro l’aumento dei redditi.”
“Il governo ci convoca la settimana a giochi già chiusi, perché per le modifiche ci sono 100 milioni. Ma noi chiediamo cambiamenti profondi e radicali della manovra, non qualche emendamento”.
Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, nella conferenza stampa con il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri sullo sciopero del 29 novembre contro la manovra. “Cambiamenti di fondo – ha aggiunto il leader della Cgil – a partire da una seria politica fiscale, non quella che stanno facendo con condoni e marchette elettorali, mettendo a repentaglio il futuro del Paese”.
“Siamo stati convocati dalla presidente del Consiglio la prossima settimana con la manovra già presentata alle Camere e con pochissimi margini di miglioramento. Andremo ad ascoltare, fermo restando che ovviamente se il governo dovesse accettare le nostre proposte siamo pronti a rivedere lo sciopero”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.
“Abbiamo aspettato e studiato la manovra consegnata alle Camere, le valutazioni che facciamo ci portano a proclamare una giornata di sciopero”, ha sottolineato il leader della Uil, e “vorrei ricordare che è una giornata di sciopero che i lavoratori pagano di tasca propria. Qualcuno l’ha chiamato contributo di solidarietà ma non c’è nessuna solidarietà, le banche hanno fatto un prestito che verrà restituito in due anni”.
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