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Le verifiche dei Nas sulle ambulanze, oltre il 10% sono insicure

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Controlli dei Carabinieri del Nas sui veicoli impiegati nel trasporto e soccorso sanitario. Oltre il 10% delle ambulanze, su scala nazionale, sono risultate al di sotto degli standard di sicurezza e igiene richiesti. Sono infatti 160 i mezzi, su un totale di 1297, risultati “insicuri” per i servizi di soccorso sanitario e trasporto infermi.

Nel corso del verifiche sono state contestate 52 violazioni penali e 113 amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, presenza di parti arrugginite e incrostate, impiego di mezzi privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati.

Tra le violazioni riscontrate, 29 sono riconducibili alla mancata adozione dei sistemi di prevenzione incendi e di revisione degli estintori, le altre riguardano la detenzione a bordo dei mezzi o come scorte di magazzino, di farmaci, bombole di ossigeno e dispositivi medici scaduti. I Carabinieri hanno infatti sequestrato 154 confezioni di farmaci, tra antidolorifici e anestetici, e 38 bombole di ossigeno medicinale tutti scaduti di validità.

Per lo stesso motivo è stato applicato il vincolo di 464 dispositivi medici (ago-cannule, maschere per anestesia e per ossigeno, sondini e deflussori), altrettanto importanti per un immediato primo soccorso o trattamento sul mezzo di pazienti bisognosi. Tra gli episodi più eclatanti, i Carabinieri del Nas hanno rilevato tecniche elusive per evitare il controllo delle ambulanze irregolarmente adibite al trasporto di infermi nonché ventilatori polmonari collegatori a bombole contenenti ossigeno medicinale con data di scadenza superata addirittura dal luglio 2018.

Inoltre gli accertamenti hanno evidenziato personale infermieristico e di ausilio, impiegati a bordo di ambulanze di emergenza-urgenza, privi di abilitazione e di corsi basici di primo intervento, in altri casi invece ancora non sottoposto alla vaccinazione anti-Covid. Proprio a causa di gravi carenze igienico-gestionali e di impiego di mezzi non idonei alle attività sanitarie, sono stati eseguiti provvedimenti di sospensione dell’attività con divieto d’uso di 9 ambulanze appartenenti ad aziende private operanti nel settore, per un valore di 500 mila euro.

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