Tragedia nel carcere di Salerno. Un detenuto, affetto da problemi psichiatrici, ha aggredito un agente penitenziario e poi è morto d’infarto.
L’uomo, che era in isolamento, avrebbe provato ad aggredire l’agente penitenziario con un coltello rudimentale, ma dopo un po’ è stato colto da malore e trasportato all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove è spirato.
L’episodio è stato segnalato dall’Unione dei sindacati di polizia penitenziaria (Uspp) che ha sottolineato quanto sia difficile e pericolosa la presenza nella carcere dei detenuti affetti da problemi psichiatrici: “Ci sono troppi detenuti psichiatrici all’interno delle carceri, lo abbiamo già denunciato al ministro, nell’ultima manifestazione di protesta a Roma. Quest’ultimo episodio di Salerno dimostra che la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ha destabilizzato il circuito penitenziario ordinario. Pochi sono gli strumenti di sostegno per questi soggetti che andrebbero presi in carico dalla sanità regionale. Invece rimangono in carcere gravando sull’operato della polizia penitenziaria che a Salerno è mancante di 40 unità”.
L’Uspp chiede la presenza di un vice direttore e di un comandante di reparto in pianta stabile.
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