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Cronaca

Djokovic rischia fino a cinque anni di carcere in Australia

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Sembrerebbe che la telenovela “Djokovic in Australia” sia destinata a proseguire ancora per molto tempo. Secondo quanto riportato da Mirror, per il tennista numero 1 al mondo Novak Djokovic qualora le sue dichiarazioni circa la sua positività al Covid-19 dovessero rivelarsi false potrebbero costargli anche l’arresto e una condanna a cinque anni di prigione

Djokovic ha ammesso di aver mentito sul suo modulo di dichiarazione di ingresso e di aver avuto relazioni con altre persone mentre era consapevolmente infetto dal coronavirus: “Il 16 dicembre 2021, mi è stato testato e diagnosticato il SARS-CoV-2“.

Secondo l’Australia’s Crimes Act, fornire informazioni fuorvianti alla corte è un crimine punibile con cinque anni di carcere. Secondo la sua reale dichiarazione, Djokovic ha ammesso di aver infranto le regole Covid della Serbia, essendo stato visto in giro nonostante fosse consapevolmente risultato positivo.

Intanto, l’Australian Border Force sta indagando su Djokovic a seguito delle sue dichiarazioni in cui il tennista afferma di non aver viaggiato per due settimane prima del suo volo per l’Australia.

Djokovic ha commentato la dichiarazione, sostenendo che si tratta di un errore amministrativo del suo agente: “Il mio agente si scusa sinceramente per l’errore amministrativo nel spuntare la casella errata sul mio precedente viaggio prima di venire in Australia. Questo è stato un errore umano e certamente non deliberato“.

Entro giovedì, Il ministro dell’immigrazione Alex Hawke interverrà in prima persona per decidere se annullare il visto. Nel caso di risposta positiva, il tennista sarà bandito dall’Australia per tre anni.

 

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