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2 anni agoon
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RedazioneNegli scorsi giorni, a Napoli, ci sono stati diversi arresti per la detenzione di varie dosi di stupefacenti.
Il primo caso è quello di una 63enne napoletana. La squadra mobile dei Falchi ha eseguito un odine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli per stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. Atti commessi tra novembre 2016 e gennaio 2020 a Napoli.
La donna è stata condanna a 9 anni, 11 mesi e 25 giorni.
Caso simile scoperto dagli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato è stato quello di un 26enne. Durante un servizio di contrasto allo spaccio, i poliziotti, in via Sant’Antonio Abate, hanno trovato sotto il lavello della cucina 24 bustine contenenti circa 30 grammi di marijuana, un bilancino, diverso materiale per la sua consumazione e confezionamento.
Il ragazzo è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.
L’Italia sembra aver fatto un passo avanti quando, pochi anni fa, ha depenalizzato il consumo personale e consentito l’uso medico della marijuana, ma non basta. Così come ci insegna la storia, il proibizionismo non funziona e tantissime persone continuano ad acquistare, molto facilmente, questa “droga leggera”.
Testando scientificamente che una canna non “brucia il cervello” (dato che di certo non è cocaina), come amano ripetere i meno informati, legalizzare completamente la marijuana toglierebbe tantissimo potere, e moltissimi soldi, alla grande criminalità organizzata che ormai possiede e governa tantissime piazze, strade e vicoli delle nostre cittadine (spesso gestite da baby gang).
Negli ultimi mesi ci sono stati diversi banchetti, in giro per tutta l’Italia, per firmare a favore della realizzazione del Referendum-Cannabis Legale (tra i promotori l’Associazione Luca Coscioni) che mira a rendere completamente legali la coltivazione e l’utilizzo per scopi ludici della cannabis (un po’ come una sigaretta o un bicchiere di vino, si direbbe).
La Lega e Fratelli d’Italia è contro sia l’utilizzo ludico che medico (nonostante i riscontri estremamente positivi con pazienti affetti da malattie incurabili, che hanno diminuito drasticamente la possibilità di accanimento terapeutico), mentre il centro e la sinistra sembrano essere propensi a questa riforma ma, data la grande affluenza e velocità nella raccolta firme, gli italiani potrebbero aver già scelto cosa votare.
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