Nel 2023, Google e Microsoft hanno consumato più energia di oltre 100 nazioni. Un’analisi di i Michael Thomas rivela che il fabbisogno energetico combinato delle due aziende, pari a 48 terawattora (TWh), è comparabile a quello dell’Azerbaijan, con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti.
L’IA consuma tantissima elettricità
Queste due giganti tecnologiche, con il loro consumo energetico, si posizionerebbero subito dietro la Slovacchia e la Libia. Entrambe le aziende avevano pianificato di ridurre i loro consumi entro il 2030, ma l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, altamente energivora, ha complicato i loro piani. L’IA si è rapidamente trasformata in un business redditizio, contribuendo significativamente al successo economico di Microsoft, la cui valutazione di mercato ha superato i tre trilioni di dollari. Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, ha infatti attribuito l’aumento dei ricavi alla “nuova era della trasformazione dell’IA”.
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, il consumo globale di elettricità per i data center era di circa 460 TWh nel 2022 e potrebbe raddoppiare a 1.000 TWh entro il 2026. Un rapporto ONU ha evidenziato che il consumo energetico dei maggiori operatori di data center è più che raddoppiato tra il 2018 e il 2022.
Musk: “Entro il 2025 potrebbe non esserci abbastanza energia per sostenere l’IA”
Tuttavia, questa tecnologia ha pesanti ripercussioni energetiche e ambientali. Elon Musk ha avvertito che entro il 2025 potrebbe non esserci abbastanza energia per sostenere l’IA.
Di fronte a questa sfida, i giganti tecnologici stanno esplorando fonti di energia alternative. OpenAI, per esempio, sta valutando la fusione nucleare per alimentare i suoi data center, mentre Microsoft ha stretto un accordo con Helion per generare energia attraverso la fusione entro il 2028.
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