L’Italia e l’Algeria hanno firmato una serie di accordi sul gas. Il premier Mario Draghi assieme al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani sono volati ad Algeri con l’ad dell’Eni Claudio Descalzi, per chiudere l’accordo.
Draghi ha sottolineato: “I nostri governi hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia. I rapporti tra Italia e Algeria hanno radici profonde. L’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano e l’interscambio tra i nostri Paesi è in forte crescita. A novembre, c’è stata la visita del Presidente della Repubblica con l’intitolazione del giardino “Enrico Mattei”. Mattei è stato un grande protagonista della collaborazione tra i nostri Paesi, una collaborazione che oggi rafforziamo ulteriormente. Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre. Il governo vuole difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto. Voglio ringraziare i Ministri Di Maio e Cingolani e l’ENI per il loro impegno su questo fronte”.
Il viaggio in Algeria è un ulteriore passo in avanti per liberarsi presto dal gas di Mosca e per smettere di finanziare indirettamente l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin e mettere in sicurezza le forniture.
Nel corso della giornata Draghi ha visitato anche il Monumento del Martire. E dopo aver incontrato il presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune, al palazzo presidenziale ha presieduto poi alla firma del Protocollo di intesa intergovernativa sull’energia e di un accordo tecnico tra Eni e Sonatrach, il gruppo energetico algerino.