L’inchiesta relativa allo sbarco del comandate della Sea Watch3, la trentatreenne tedesca Carola Rackete, è stata archiviata. A stabilirlo il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo.
Secondo il gip: “La Rackete ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mare. Ha agito nell’adempimento del dovere perché non si poteva considerare luogo sicuro il porto di Tripoli”.
Il nuovo procedimento, archiviato su richiesta del procuratore aggiunto Salvatore Vella e del pm Cecilia Baravelli, riguardava un episodio di tre giorni prima.
Infatti, Carola Rackete, difesa dagli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, decise di entrare senza autorizzazione con la nave nelle acque territoriali italiane.
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