
Negli ultimi anni si parla della mamma che ha partorito la saga, forse più amata e celebre del nostro secolo, eppure non lo si fa in maniera positiva. Da un po’ di tempo infatti, J.K. Rowling sembra essere accusata suoi social di essere nemica giurata della società LGBTQIA+. Tutto ha avuto inizio quando nel 2020, il titolo di un articolo di giornale parlava di “People who menstruate” ovvero persone che hanno le mestruazioni. Esso voleva chiaramente essere un titolo inclusivo a favore anche di persone non binarie o transessuali. Allora l’autrice fece un post – o meglio, lanciò una freccia – commentando il titolo su Twitter: “Persone che hanno le mestruazioni” sono sicura che ci sia una parola per queste persone. Qualcuno mi aiuti…” e utilizzò volutamente in maniera equivoca la parola “woman”. Da allora fu “taggata” come persona transobica, scatenando le polemiche sul web.
Parla J.K. Rowling
La celebre autrice ha risposto a queste accuse, sempre tramite Twitter, ritenendosi lei stessa in realtà, una sostenitrice dei transgender. “Rispetto il diritto di tutte le persone trans di vivere in qualunque modo pensino sia autentico e confortevole per loro. Marcerei con voi se veniste discriminati perché trans. Allo stesso tempo, la mia vita è stata plasmata sul fatto che sono femmina. Non credo di istigare all’odio dicendolo“. Tuttavia, diciamolo, essendo un personaggio molto amato, le sue parole hanno ferito non poco le persone coinvolte. Quello fu tra l’altro solo il principio di una serie di tweet e discorso che hanno messo in dubbio la posizione della Rowling. In passato ha espresso il suo dissenso anche nei confronti della legge discussa in Scozia che consentirebbe l’accesso ai bagni femminili per chiunque si identifichi nel genere femminile. Affermando che distruggerebbe i diritti delle donne ed esporrebbe le donne a rischio di violenza. La stessa associazione per le donne ha smentito la questione, affermando che ci sarebbero dei controlli reali e minuziosi, affinché non basti dire “sono una donna” per essere tale.
Il post più recente
Proprio in questi giorni, la Rowlin ha postato un ennesimo tweet, un meme contro le TERF (femministe radicali trans-escludenti). Nel post appaiono due foto, a sinistra una locandina anti-suffragista del movimento di emancipazione femminile, a destra la foto di Lily Hoshikawa, il personaggio dell’anime Zombie Land Saga, con una pistola puntata verso lo spettatore e la scritta “Chiudi quella cazzo di bocca TERF”. La didascalia scritta dall’autrice direbbe “Stessa merda, secolo diverso”. La foto di Lily fu utilizzata nel 2019 da un deputato inglese come esempio di abuso su Twitter durante i colloqui del Regno Unito.
Tutti questi post hanno scatenato odio da parte non solo della comunità LGBTQIA+, ma anche dai suoi sostenitori e dagli stessi fans della saga di Harry Potter. In questi giorni infatti si è discusso sul voler boicottare l’uscita del videogioco Harry Potter Legacy, per dimostrare il proprio dissenso nei confronti di J.K. Rowling e le sue posizioni, che ferirebbero non poche persone.
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