di Simona Lazzaro
Le peripezie che riguardano il Vaccino AstraZeneca non sembrano essere destinate a concludersi tanto presto. Questa volta, però, non c’entrano effetti collaterali avversi né casi di rare trombosi: le difficoltà sono tutte sul piano legale.
Le dichiarazioni della Commissione Europea
La Commissione Europea, infatti, stanca dei ritardi accumulati dall’azienda anglo-svedese ha deciso di fare causa ad Astrazeneca, una decisione presa dai 27 Stati Membri all’unanimità.
“I termini del contratto non sono stati rispettati
“e l’azienda non è in grado di applicare una strategia affidabile per garantire consegne precise e puntuali. Ciò che è importante per noi in questo caso è garantire la consegna rapida di un numero sufficiente di dosi a cui hanno diritto i cittadini europei e che ci sono state promesse in base al contratto”.
Questo è quanto affermato da uno dei portavoce della Commissione Europea.
La Replica di AstraZeneca
Non si è fatta attendere la replica di AstraZeneca che, in una nota, afferma:
“L’azione legale è inondata, ci difenderemo fermamente.
“Finora abbiamo rispettato tutti gli impegni presi con l’UE, entro Aprile saranno 50 milioni le dosi consegnate. Stiamo facendo progressi nell’affrontare le sfide tecniche e la nostra produzione sta migliorando, ma il ciclo di produzione del vaccino è molto lungo. Ciò significa che questi miglioramenti richiedono tempo per portare a un aumento delle dosi del vaccino.”
Il processo si svolgerà in Belgio: l’accordo dell’Unione Europea con Astrazeneca è infatti un contratto di diritto belga.
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