La rabbia del quartiere Corvetto: cos’è successo a Milano?

Sono stati un centinaio i giovani hanno che a Milano, nel quartiere Corvetto, hanno protestato per la morte di Ramy Elgaml, deceduto a 19 anni in un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica durante un inseguimento dei carabinieri. Nella notte di lunedì ci sono stati roghi, vandalismi, lanci di bottiglie e petardi verso la polizia, a cui le forze dell’ordine hanno risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni.

Arrestato uno dei partecipanti

Uno dei partecipanti è stato arrestato. Al 21enne si contestano, riferisce la Questura, il “lancio di petardi, getto di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale”. Il giovane, che ha partecipato alle proteste insieme ad altre decine di ragazzi, è stato portato a San Vittore in attesa dell’interrogatorio di convalida.

Il quartiere Corvetto è da anni un’area della città in cui il degrado, l’abusivismo e la concentrazione di povertà hanno fatto emergere una serie di criticità. Già in passato si sono verificate proteste contro le forze dell’ordine. Tuttavia, i manifestanti sembrano non essere solo abitanti del quartiere, dato che l’arrestato viene da un altra zona considerata a rischio, San Siro.

La rivolta del Corvetto

Secondo la ricostruzione dei fatti della questura, già nel pomeriggio c’erano stati momenti di tensione. Verso le 22:30 una settantina di persone – che più tardi sarebbero diventate oltre cento – hanno cominciato a protestare in via dei Cinquecento all’angolo con via dei Panigarola, lanciando insulti verso le forze dell’ordine. La situazione è degenerata velocemente quando i manifestanti hanno lanciato bottiglie, petardi e addirittura bombe carta.

Ma le proteste non si sono fermate e anche martedì ci sono stati diversi disordini, atti vandalici e roghi. Dai quasi 50 video ripresi dalle forze dell’ordine il 21enne appare tra i più facinorosi e dal sequestro del suo telefono cellulare potrebbero quindi emergere connessioni con altri manifestanti.

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