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Cinema

Ni una más // LA RECENSIONE

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Ni una más è la serie del momento, fenomeno di Netflix e ispirata al romanzo di Miguel Sáez Carpel. Il romanzo ha ottenuto il patrocinio di amnesty e il film si trova nelle classifiche di Netflix da ormai giorni e non solo d’Italia. Prima di iniziare questo articolo, sappiate che può contenere spoiler!

Perché Ni una más è un successo di per sé ma anche all'interno di un progetto più grande | GQ Italia

Trama

Alma (Nicole Wallace) è una ragazza che è stata vittima di violenza e la serie inizia proprio con lei che fissa uno striscione all’entrata con su scritto: Attenzione! In questa scuola c’è uno stupratore. Andando a retroso tramite le puntate, per raccontare la storia di Alma arrivare al punto di scoprire chi sia lo stupratore della protagonista. In parallelo, nel presente, Alma si ritrova ad affrontare un processo contro la persona che l’ha violentata.

La recensione

Tutti sappiamo del legame tra i giovani e social, e se è vero che può essere pericoloso, a volte può essere utile. All’inizio di ogni episodio vediamo un post instagram di un profilo anonimo che denuncia in maniera in solita ciò che era stata la sua violenza.

La serie tocca vari punti e vari tipi di violenza, sebbene sia concentrata su quella sessuale. Un altro tipo di violenza, infatti, è quello psicologico che subisce Nata (Aicha Villaverde) nella sua relazione con Alberto (Gabriel Guevara). Il suo atteggiamento maschilista, infatti, lo porta a umiliarla e ferirla ripetutamente, ma, nonostante ciò, Nata sminuisce i loro litigi e i suoi atteggiamenti, “normalizzando” qualcosa che non dovrebbe essere tale.

Ni una más, la serie Netflix è basata su una storia vera?

Da lì ci spostiamo sullo stupratore di Alma, che si scopre essere il suo amico, Hernan. La serie utilizza una delicatezza e un realismo particolare, che ci consente di guardarla nonostante il dolore.

La rivelazione inaspettata

Ed eccoci a parlare del plot twist che forse alcuni come me un po’ si aspettavano. Alla fine della storia però, scopriamo che lo striscione scritto da Alma è per il professore di storia che ha violentato una sua ex amica, Berta, che si è chiusa in sé stessa, ha sviluppato problemi di alcol e droga e non è mai riuscita a dimenticare di quello stupro. Ma sarà l’assenza totale di persone che la comprendano, oltre all’episodio, a farle decidere di porre tragicamente fine alla sua vita.

Segnata da quell’episodio, Alma si dichiara lei stessa vittima del professore pur di farlo incastrare e fare in modo che paghi per ciò che ha fatto alla sua amica.

Ni una más cerca di trattare al meglio alcuni dei problemi causati dalla società patriarcale, come questi vengano sminuiti e seppur vi siano leggi al riguardo, quanto vi sia facile sorpassarle. Inoltre la serie ci ricorda per ogni Berta che soffre, potremmo fare la differenza, se fossimo capace di ascoltare, condividere, supportare e lottare per noi e per gli altri.

Ni una más è un inno alla sensibilizzazione della lotta contro il femminicidio e la violenza.

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