Pensioni: i sindacati si confrontano con il governo, ma sembra che non ci siano “risultati concreti”.
Pensioni: riprende il confronto tra governo e parti sociali
“Un incontro totalmente inutile e negativo”: queste le parole del segretario generale della CGIL Maurizio Landini riguardo il confronto sulle pensioni tra governo e parti sociali. “Il governo” spiega ancora Landini “non ha la volontà di aprire una trattativa e il ministro non ha alcun mandato”. Diversa l’opinione di Luigi Sbarra, leader della CISL, che ha definito l’incontro “positivo”: “Ho apprezzato” dice “l’impegno del governo a muoversi per cambiare la legge Fornero, superando le rgidità e aprendo un percorso che guardi a flessibilità, sostenibilità e inclusività”.
Ma come si fa a superare la legge Fornero? L’unica cosa certa è che bisogno di maggiore flessibilità, soprattutto per quanto riguarda i giovani e le donne, spesso penalizzati da carriere discontinue. Alcune persone avevano chiesto di ripristinare i vecchi requisiti per le donne – uscita a 58/59 anni d’età e 35 di contributi – ma non sembra che al momento ci sia niente da fare. Per Pierpaolo Bombardieri, della UIL, “non ci sono risultati concreti su nessun tema, neppure su Opzione Donna”.
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