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Rincari scolastici: detrazioni e bonus

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La Banca Centrale Europea (BCE) sta adottando misure decise per fronteggiare l’attuale inflazione, che si è stabilizzata intorno al 5%, rispetto al record raggiunto in passato. L’obiettivo della BCE è evitare una possibile recessione a livello europeo, e per farlo, prevede di continuare ad aumentare i tassi di interesse fino a quando l’inflazione si attesterà intorno al 2%.

Rincari scolastici: ecco cosa sappiamo

Tra i settori più colpiti dall’alto costo della vita vi è quello scolastico, soprattutto durante queste prime settimane dedicate agli acquisti di libri di testo e materiali di cancelleria. Le famiglie si trovano ora di fronte a una spesa media di circa 1.200 euro per gli studenti delle scuole secondarie. Sindacati e associazioni del settore hanno sollecitato il governo Meloni a incrementare i fondi per il diritto allo studio e a valutare sconti sui costosi libri di testo.

Le librerie e le cartolibrerie hanno segnalato una riduzione dei ricavi a causa dell’aumento dei prezzi. Non sempre i rincari si traducono in maggiori profitti per gli esercenti, come ha spiegato Paolo Ambrosini, presidente di Ali Confcommercio, sottolineando che il margine di guadagno per la vendita di libri di testo è diminuito dal 25% al 15%.

Le richieste dei sindacati e delle associazioni

Le richieste dei sindacati e delle associazioni includono un aumento dei fondi per il diritto allo studio a 170 milioni di euro e un adeguamento del tetto di spesa per i libri di testo all’inflazione attuale. Inoltre, il Sindacato Librai Confesercenti ha chiesto l’erogazione di bonus per le famiglie meno abbienti.

Attualmente, alcune regioni italiane offrono agevolazioni per l’acquisto di libri scolastici, ma i criteri variano da regione a regione. In diverse regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna, è possibile richiedere un bonus scuola, mentre nel Lazio esiste la possibilità di ottenere libri gratuiti o semigratuiti per studenti delle scuole medie e superiori con un Isee inferiore a una determinata soglia.

In un contesto di inflazione elevata, le famiglie italiane si trovano ad affrontare costi sempre più onerosi per l’istruzione dei propri figli, rendendo necessarie misure urgenti per garantire l’accesso all’istruzione e mitigare l’impatto finanziario sulle famiglie.

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