La diciassettenne si era allontanata dalla sua famiglia in Germania e era giunta in Italia in compagnia di un 27enne. Nel settembre del 2019 si era quindi recata assieme al compagno in un agriturismo situato a nord di Roma, gestito da un suo amico che svolgeva il ruolo di stalliere.
Qui la giovane è stata privata della libertà personale e le è stato impedito ogni contatto con il mondo esterno. I due hanno danneggiato il suo cellulare e, quando è riuscita a ottenere un nuovo dispositivo, le hanno impedito di inserire una scheda SIM.
Gli arresti
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i due uomini coinvolti sono ora al centro di un processo che ha già portato a una condanna. Il primo, il 27enne che aveva affermato di essere il fidanzato della giovane, è stato giudicato con un rito abbreviato ed è stato condannato in via definitiva per violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, reati aggravati dal fatto che la vittima fosse minorenne.
Nel frattempo, il secondo uomo, 39 anni, è sotto processo presso la prima sezione penale del Tribunale di Roma e dovrà rispondere delle medesime accuse dinanzi al giudice.
Sembra che il salvataggio della giovane sia avvenuto grazie all’intervento di un passante che ha notato la vittima in strada, maltrattata e spinta dai suoi aguzzini. Attualmente la ragazza si trova in buone condizioni mentre i due uomini arrestati sono sotto processo.
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