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Rugantino non muore mai // recensione

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Dal 3 al 10 Aprile 2022 è in scena al Teatro AugusteoRugantino”.

Lo spettacolo, prodotto da Il Sistina con la supervisione di Massimo Romeo Piparo e con la regia di Pietro Garinei, è proposto nella sua versione storica firmata da Garinei e Giovannini, scritta con Festa Campanile e Franciosa con la collaborazione di Gigi Magni. A vestire i panni di Rugantino è Michele La Ginestra, mentre Serena Autieri impersona la bella e intrigante Rosetta.

Uomo e non più pupazzo: la trama

Difficile condensare lo spettacolo in poche parole.

La storia è tanto semplice quanto nota: siamo nel 1830 e Rugantino, popolano amante della goliardia e dell’ozio, pur di non lavorare  inventa sempre nuovi e complicati espedienti.

Complottando con l’amica Eusebia (interpretata da una bravissima Edy Angelillo), che finge di essere sua sorella, riesce a ottenere vitto e alloggio prima da un prelato ultranovantenne e poi da Mastro Titta, che oltre possedere un’osteria svolge anche la professione di boia per lo Stato Pontificio.

Tra uno scherzo e l’altro Rugantino fa una scommessa con i suoi compari: sedurrà, prima della Sera dei Lanternoni, la bella Rosetta, sposata con un uomo violento e geloso, Gnecco Er Matriciano.

Inaspettatamente, Rugantino riesce nell’impresa. Decide tuttavia di fingere di non aver vinto la scommessa dopo aver capito di essersi innamorato per davvero. Il popolano, però, non è affatto un gentiluomo e alla fine vuota il sacco e racconta la verità agli amici, ferendo così i sentimenti e compromettendo la reputazione di Rosetta.

Nel bel mezzo di questi intrighi amorosi, poi, la tragedia: Gnecco viene assassinato e Rugantino, innocente, viene trovato accanto al cadavere dell’uomo. Sarà proprio Mastro Titta a giustiziare il povero Rugantino che “uomo e non più pupazzo” andrà incontro alla morte con dignità.

Rugantino è un incantesimo

C’è una certa magia che si nasconde dietro il sipario di un teatro, un incanto che non tutti gli spettacoli sono capaci di evocare: Rugantino, però, ci riesce benissimo.

La splendida scenografia e i meccanismi che la trasformano in continuazione, sempre diversa e mai uguale a se stessa; le luci azzurrine e rosse e colorate; le coreografie di ballo; i movimenti delle gonne, le rifiniture dei costumi, il luccichio di certe maschere; le voci talentuose degli attori che nelle canzoni condensano tutto un mondo, una città, un personaggio: questo turbinio di talenti sospende il mondo e getta lo spettatore oltre il reale nelle strade di una Roma perduta, tra le braccia di Rosetta e Rugantino.

La realtà si perde e confonde tra le assi del palcoscenico: Rugantino è un incantesimo che spinge tra le costole degli spettatori, direttamente a contatto col cuore,  storie e profumi lontani che evocano meraviglia e stupore a ogni cambio di scena.

Rugantino non muore mai

Leggero e goliardico ma non frivolo, le tre ore di cui si compone questo Rugantino scivolano via senza che nemmeno ce ne si accorga: all’improvviso cala la lama della ghigliottina, le luci si spengono e scrosciano – inevitabili – gli applausi.

Risultato di un’unione felice tra modernità e spirito originale dell’opera, Rugantino è uno spettacolo che può piacere a tutti e che tocca in modo trasversale le corde del cuore di ciascuno di noi.

Rugantino, dimostrazione che la leggerezza non è vuota e il riso non è superficiale, è uno spettacolo eterno, che racconta una storia che, a prescindere dall’epoca in cui è ambientata, racconta, come tutte le grandi storie, di qualcosa che non muore mai per davvero.

Quando e dove vedere lo spettacolo

Rugantino sarà in scena al Teatro Augusteo di Napoli – in Piazzetta Luca D’Aosta 263 – da domenica 3 a domenica 10 Aprile 2022 con l’esclusione di Venerdì 8.

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