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3 anni agoon
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Redazione111 milioni di persone hanno visto la serie TV Squid Game da quando è stata lanciato sulla famosissima piattaforma streaming Netflix, appena 28 giorni fa. Numeri incredibili, da capogiro, soprattutto per una serie sud-coreana, che ha battuto di gran lunga quelle che fino ad oggi erano le serie punta di Netflix, come, ad esempio, La casa di carta, Strangers Things e Brigdgerton.
Si tratta di una serie TV ambientata nel sud Corea, dove assistiamo alle disavventure dello squattrinato protagonista Seong Gi-Hun che, improvvisamente, si trova in un gioco tanto assurdo quanto cruento.
Il gioco è composto da numerose sfide, sfide che consistono in giochi da bambini – come per esempio “1, 2, 3… Stella!”, come si può vedere dal trailer, ma con la differenza che chi viene eliminato… viene eliminato per davvero e sterminato senza pietà. Alla fine del gioco, i vincitori otterranno un premio in denaro molto corposo – si parla di miliardi – e anche per questo tutti i partecipanti restano in gara, fino alla fine, fino alla morte.
Questa la premessa di una serie televisiva dalla fotografia e regia superlative. Le immagini sono cariche, piene di colori vivaci e quasi cartooneschi che fanno da sfondo a delle vere e proprio stragi.
Lo spettatore viene trascinato in questa atmosfera di inarrestabile tensione anche grazie alla performance degli attori, che riescono a trasmettere a chi guarda la serie tutte le emozioni – l’ansia, la paura e la frenesia – dei personaggi.
Si tratta di un vero e proprio viaggio nella natura umana e delle società in cui viviamo, che spingono i personaggi alla disperazione e che, per risollevarsi dal disastro economico, sono disposti a mettere a rischio la propria vita e quella degli altri.
Oltre alla storia principale ci sono anche molte sottotrame che scavano sempre più a fondo nell’anima e nella storia dei personaggi, ciascuno dei quali vive un’evoluzione incredibile nel corso della narrazione.
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