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1 anno agoon
Tra gli adolescenti di età compresa fra i 10 e i 19 anni, il 28% si sente “ottimista”, il 12% “triste”, il 14% “preoccupato”, il 14% “angosciato” ed il 10% “frustrato”. Fra le circostanze che causano apprensione le difficoltà economiche personali o della famiglia (17%), il senso di isolamento (19%), la distanza dalla famiglia e dagli affetti (8%), i litigi e tensioni all’interno della famiglia (7%).
Il 41% degli adolescenti afferma di non aver richiesto aiuto a nessuno, il 22% di aver cercato aiuto da coetanei ed amici e l’11% ai familiari. L’11% dichiara di essersi rivolto presso psicologi presenti nelle scuole e nelle comunità ed il 7% presso i servizi sociali e sanitari.
Secondo Unicef – che dedica all’Italia una parte specifica dell’indagine – per affrontare il tema è necessario occuparsi di salute mentale e di benessere psicosociale: temi su cui risulta necessario un intervento delle istituzioni. Con questi presupposti, Unicef Italia sta promuovendo una call to action con l’obiettivo di coinvolgere l’opinione pubblica affinché il Parlamento italiano ed il Governo garantiscano gli investimenti necessari per proteggere la salute di ogni bambino ed adolescente. In Italia, infatti, secondo gli ultimi dati OCSE, la spesa pubblica su questo settore è tra le più basse d’Europa. La petizione “Salute per la mente di bambini ed adolescenti” ha raccolto finora 13mila firme.
Per ricevere aiuto esiste Telefono amico Italia (0223272327), ogni giorno dalle 10 alle 24, oppure anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).
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