La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, ha annunciato che il governo metropolitano sta vagliando il riconoscimento delle unioni civili tra le persone dello stesso sesso.
Dal prossimo novembre potrebbe già essere legalizzato. Secondo le autorità comunali di Tokyo, ci sarà la presentazione di un emendamento che si basa su un’ordinanza già esistente, pronto ad essere sottoposto all’assemblea il prossimo mese.
Anche se in Giappone, al momento, non si ammette legalmente il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ci sono delle municipalità locali che riconoscono le coppie appartenenti a minoranze sessuali, rilasciando certificati legalmente non vincolanti.
A Tokyo, le persone LGBTQIA+ godono di molti meno diritti rispetto ad altri paesi. Infatti è l’unico stato del G7 a non riconoscere ancora il matrimonio egualitario.
Ma, fortunatamente, qualcosa sta per cambiare. La governatrice Koike ha dichiarato: “In risposta ai desideri dei residenti di Tokyo e di coloro che sono interessati alla questione, elaboreremo un principio di base per riconoscere le coppie dello stesso sesso entro quest’anno fiscale”.
Tokyo sarà la nona prefettura giapponese a introdurre un sistema di questo genere, dopo quelle di Aomori, Akita, Ibaraki, Gunma, Mie, Osaka, Fukuoka e Saga.
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