Il 25 aprile dovrebbe essere una festa per tutti gli Italiani, ma, intorno a questa data, non si scatenano altro che polemiche. Sul fuoco dell’indignazione quest’anno hanno soffiato le parole di Ignazio La Russa, presidente del Senato – che nei giorni scorsi ha affermato che la Costituzione non sarebbe antifascista in quanto questa parola specifica non comparirebbe all’interno del testo e che domani pomeriggio, dopo aver visitato in mattinata l’Altare della Patria con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si recherà a Praga per omaggiare Jan Palach, simbolo della resistenza anti-sovietica.
Affermazione di La Russa “divisiva”
Il presidente del Senato si dice indignato per le discussioni nate intorno alle sue parole e accusa i giornalisti di non averle riportate fedelmente o di averle estrapolate dal loro contesto: “Aggiungevo” dice “di riconoscermi nei valori della Resistenza che sono espressi in positivo nella prima parte della Costituzione Non sono quindi io” conclude “a dover rettificare alcunché”.
Ma non tutti sono d’accordo: “Ogni sua dichiarazione” afferma infatti Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’ANPI “è sempre ostinatamente divisiva. Il presidente del Senato Ignazio La Russa dovrebbe valutare da solo la propria adeguatezza al ruolo che ricopre”. E anche tra gli alleati di La Russa serpeggia una certa perplessità: “La festa della liberazione” afferma infatti Flavio Tosi, deputato di Forza Italia, “dovrebbe essere di tutti”.
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