I miliardari del mondo, come Bill Gates, John Doerr e Jeff Bezos, stanno investendo sempre più nell’energia nucleare, in particolare sulle nuove tecnologie di fusione nucleare.
Si tratta di una nuova tecnologia, ancora in fase di sviluppo, diversa dalla “tradizionale” fissione e più sicura e pulita, perché non genera rifiuti pericolosi.
Il processo di fusione è estremamente complicato. Prevede, in breve, la combinazione di atomi leggeri (gli isotopi dell’idrogeno) a temperature molto alte, superiori a quelle del Sole, che vanno confinate tramite campi magnetici: la fusione potrebbe garantire energia a zero emissioni di anidride carbonica e inesauribile.
L’azienda americana del Massachusetts Institute of Technology, Commonwealth Fusion Systems, è specializzata in tecnologie di fusione nucleare e ha annunciato di aver già raccolto investimenti da 1,8 miliardi di dollari provenienti da miliardari.
Anche Eni ha annunciato di avere preso parte al recente round funding di Cfs (Commonwealth Fusion Systems), di cui Eni e’ già il maggiore azionista.
Commonwealth Fusion ha come obiettivo quello di avviare un sistema dimostrativo di fusione, e iniziare poi la costruzione di un reattore a fusione commerciale che dovrebbe venire ultimato all’inizio degli anni 2030.