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2 anni agoon
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Rosa SerraPer la prima volta il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è ‘sbilanciato’ nel commentare le azioni di Vladimir Putin. Infatti, nel rispondere alla domanda di un reporter presente a un evento alla Casa Bianca, Biden lo ha definito un “criminale di guerra”. Così, il presidente ha rotto il silenzio stampa che, nelle precedenti interviste, era calato alle domande dei giornalisti sui biechi attacchi alle città ucraine. Finalmente oggi, in seguito a un altro grave attacco ai civili, Biden ha replicato che “Putin è un criminale di guerra” e che “Gli ostaggi a Mariupol sono un’atrocità sconvolgente. Siamo determinati a far pagare a Putin un prezzo alto”.
D’altro canto, i sostenitori di Vladimir Putin non hanno tardato a farsi sentire. Un portavoce del Cremlino, il diplomatico Dmitry Peskov, ha giudicato “inaccettabili e imperdonabili” le parole del presidente americano, “le cui bombe – paradossalmente – hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”.
Le ultime dichiarazioni di Joe Biden sembrerebbero una conseguenza degli ultimi avvenimenti sul suolo ucraino. A quanto riporta la rete televisiva Suspline, uno degli attacchi più recenti avrebbe fatto fuori dieci civili a Chernihiv, uccisi mentre erano in fila per acquistare il pane. Inoltre, continuano gli attacchi anche su Mariupol, dove i militari russi hanno colpito un convoglio di cittadini diretto a Zaporizhzhia. Tra le numerose vittime vi sono stati anche bambini, senza contare i feriti gravi. Neanche i rifugiati di Mariupol hanno avuto scampo alle bombe russe, che secondo il reportage del quotidiano britannico The Guardian, sono piovute sul teatro cittadino, dove circa mille civili stavano cercando di difendersi dagli attacchi. Non si conoscono ancora i dettagli sulla quantità di morti e feriti, ma fino ad ora sembrano essere sopravvissute almeno 130 persone.
L’account twitter ufficiale della Casa Bianca, nella giornata di ieri, ha condiviso l’intenzione di Biden di fornire all’Ucraina un ulteriore fondo di 800 milioni di dollari. Con la recente donazione, il sostegno americano raggiunge la quota di 1 miliardo solo nell’ultima settimana. Il pacchetto di aiuti comprende sistemi di difesa antiaerea e missili anticarro, oltre a munizioni e droni. L’intenzione del presidente e degli USA è di permettere all’Ucraina di difendere il proprio spazio aereo, ma sembrerebbe non essere abbastanza.
Infatti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua a ribadire da giorni l’importanza di bloccare in via definitiva l’accesso di velivoli sul cielo del Paese. Aveva detto: “Stabilire una no-fly zone sull’Ucraina per salvare la gente, è chiedere troppo? La no-fly zone umanitaria è una condizione sotto la quale la Russia non potrà più terrorizzare le nostre città pacifiche ogni giorno e notte”.
Nonostante le esplicite opposizioni e condanne al suo comportamento, provenienti dai leader politici di (quasi) tutto il mondo, Vladimir Putin continua imperterrito a difendere le sue ragioni. In una recente conferenza a Mosca, il leader russo ha messo in guardia i suoi connazionali contro chiunque favorisse il pensiero occidentale. Ha annunciato: “L’Occidente collettivo sta cercando di dividere la nostra società, speculando sulle perdite militari, sulle conseguenze socio-economiche delle sanzioni, per provocare uno scontro civile in Russia e, utilizzando la sua quinta colonna, si sforza di raggiungere il suo obiettivo. E l’obiettivo è uno solo, l’ho già detto: la distruzione della Russia”.
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