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Claudio Lippi: “Basta gay in tv”, la Rai si dissocia

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Scontro tra Claudio Lippi e la Rai: il conduttore rilascia dure dichiarazioni e l’emittente televisivo annulla tutte le collaborazioni.

Progetti svaniti 

Erano due i programmi Rai destinati a Claudio Lippi. Il volto storico della famosa trasmissione “Buona Domenica” aveva annunciato di star lavorando duramente per un trionfante ritorno in Tv. Tuttavia, da quanto si apprende, pare che questi progetti non saranno purtroppo realizzati a causa delle dure dichiarazioni rilasciate dallo stesso nei confronti di alcuni ex conduttori e dirigenti della Rai.

La Rai si dissocia

Dalla sede centrale della Rai è stata diffusa una nota ufficiale diretta per lo più al conduttore: “Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore“. Ma cosa avrebbe detto, nello specifico, quest’ultimo?

Il duro attacco

Claudio Lippi ha riservato dure parole a Fabio Fazio: “Fazio ha raccontato bugie, dicendo che la pubblicità faceva incassare il triplo di quanto costava il programma. Ma se costava 450 mila euro a puntata, incassava 1 milione e 200 mila di pubblicità? Ma dai. È stato un farabutto” ha dichiarato…ma non è finita qui.

Il conduttore si è infatti scagliato anche contro l’ex direttore Stefano Coletta: “Coletta, il direttore che per fortuna non c’è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Ma le pare?“.

La smentita

Claudio Lippi, in sua difesa, ha smentito tutte le affermazioni riportate dai media: “È Tutto falso. […] Antonio Bravetti, dell’Agenzia Dire, ha scritto un articolo farneticante fondato su false affermazioni inaccettabili. Al momento prendo le distanze da quanto scritto, riservandomi di consultarmi con il mio ufficio stampa ed i miei legali per intraprendere iniziative a salvaguardia del mio nome. […] Non chiedo scusa ai colleghi citati perché non ho detto niente di quello che ho letto. Che brutto esempio di giornalismo” ha dichiarato il conduttore.

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