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Fleabag: la serie Amazon che ha trionfato agli EMMY.

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Fleabag: la serie Amazon che ha trionfato agli EMMY.

Fleabag: una delle serie tv più belle di sempre e super premiata agli Emmy. Eppure molti non sanno neppure della sua esistenza.

In questa breve recensione, senza SPOILER, vi spiego i 5 motivi per non lasciarvela scappare (in verità 5 motivi non basterebbero, anzi).

Fleabag è un progetto geniale: 2 stagioni da 6 episodi l’una (episodi di poco più di 20 minuti).

Magari siete indecisi se guardarla oppure no, magari temete che sia troppo pesante o troppo autoriale, si che faccia ridere ma di un umorismo di poca qualità insomma, ci sarà un motivo per cui non è diventata subito mainstream.

Si, avete perfettamente ragione, un motivo c’è: perché è geniale. Fleabag è una delle serie tv più belle che vedrete non solo quest’anno, ma probabilmente in tutta la vostra vita.

1 motivo.

Il primo motivo è di origine puramente pratica: perché è breve.

Fleabag è una tragi-comedy firmata BBC composta da due stagioni, ognuna da sei episodi poco più lunghi di 20 minuti; è facilmente recuperabile in streaming su Amazon Prime Video dove c’è sia la versione doppiata che quella in originale con sottotitoli.

Ovviamente, per chi mi conosce almeno un pochino, saprà che vi consiglierò di guardarla in lingua originale, sia perché è una serie britannica, anzi inglesissima, e ascoltare l’accento brit è uno di quei piaceri della vita a cui non bisognerebbe rinunciare mai; sia perché avendo dei dialoghi così brillanti purtroppo è inevitabile che parte di questa brillantezza si perda nella traduzione e nell’adattamento nella nostra lingua. Inoltre potrete decidere se guardare un episodio alla volta oppure dedicarvi al binge watching sfrenato (proprio come ho fatto io).

Certo, è una serie che richiede attenzione e di cui va apprezzato ogni singolo istante, non distogliete mai lo sguardo perché perdereste una battuta fulminante, un’espressione buffa e, richiedendo un tale livello di attenzione, la brevità è una caratteristica fondamentale. Insomma non ci sono motivi per cui non darle almeno una chance. Perché?

2 motivo

Perché è divertente. In realtà divertente è un aggettivo così riduttivo se associato a questa serie: è una serie così brillante, arguta, ricca di sarcasmo, ironia, satira, humor britannico e black humor.

Nulla è troppo sacro o troppo serio per Fleabag: spesso il black humour, l’umorismo nero, viene utilizzato come meccanismo di difesa, ma in Gran Bretagna (unico paese al mondo in cui se non capisci le battute ti tolgono la cittadinanza) è quasi una tecnica per vivere la vita, per affrontare i problemi e relativizzarli.

Quindi preparatevi a sorridere, ridere e ridere di gusto con questa serie grazie alle situazioni e i personaggi estremamente surreali ma quasi iper-realistici. Anche la rottura della quarta parete sembra qui la cosa più normale del mondo; il fatto che la protagonista spesso si giri verso di noi, ci parli e ci faccio l’occhiolino, è talmente organico rispetto al tono e al personaggio che sembra realismo allo stato puro.

3 motivo

Perché è vera. Perché nel suo essere così ironica e surreale, è anche vera al 100%. Seguiamo la vita di Fleabag, soprannome della protagonista che vuol dire proprio sacco di pulci e, per quanto magari ci possa dispiacere chiamarla così, non scopriamo mai il suo nome come tantomeno quello di altri personaggi, come il padre, la madrina (interpretata dalla sempre superlativa Olivia Colman) e il prete, personaggio della seconda stagione, che ha il volto del meraviglioso Andrew Scott.

Fleabag non è esattamente la protagonista più affabile del panorama televisivo: autodistruttiva, scostante, a volte meschina, apparentemente anaffettiva che fa deliberatamente male a coloro che le stanno attorno e fa finta di fregarsene, per poi vivere consumata dai sensi di colpa. Nel corso delle due stagioni, il suo personaggio avrà un intenso percorso di crescita, anzi più che crescere comincerà a capire e accettare se stessa continuando a mettersi sistematicamente nei casini.

Il livello di caratterizzazione dei personaggi è davvero il massimo umanamente raggiungibile, un po’ aiutato da una predisposizione tutta britannica a scandagliare la psicologia minuziosamente, come si può notare nella maggior parte delle serie tv prodotte nella patria inglese. E soprattutto dovuto alla bravura di Phoebe – Waller Bridge, ideatrice, sceneggiatrice e anche protagonista di Fleabag.

4 motivo

Perché è scritta da Dio. Non in senso letterale, ovviamente, anche se la Waller Bridge deve avere avuto una specie di ispirazione divina per scrivere un’opera così.

Uso la parola opera non a caso: infatti tutto nasce nel 2013, anno in cui lo spettacolo “Fleabag”  debutta a teatro; è un vero successo tanto che l’opera scritta e interpretata unicamente dalla Waller Bridge arriva nei teatri di tutto lo UK.

Vi dico che è scritta da Dio perché è alla portata di tutti, ha talmente tanti livelli di lettura, tanta profondità e tanta voglia di intrattenere, che ognuno di voi saprà farsi coinvolgere, divertire, commuovere e infine la amerete.

E’ doveroso fare un piccolo appunto.

C’è chi l’ha definita una serie per donne e femminista. Sfatiamo un mito: non è che se una serie è scritta da una donna, deve essere destinata automaticamente alle donne, non è che le artiste femmine con le loro opere sono in grado di rivolgersi solo ed esclusivamente ad un pubblico femminile mentre gli uomini arrivano a tutti. Sappiate che questa credenza non è vera in generale e in particolare per Fleabag.

Phoebe Willer Bridge arriva a tutti, anche ai maschi anzi oserei dire soprattutto ai maschi.

E poi un altro mito: se una serie racconta la storia di una donna intelligente, non deve essere per forza femminista. La protagonista non intraprende nessuna lotta a favore dell’uguaglianza dei sessi e non fa propaganda riguardo alle pari opportunità o all’emancipazione femminile, non vuole neppure dipingere il ritratto di una donna forte a tutti i costi che le altre donne possano prendere a modello per diventare più forti pure loro.

Lei è semplicemente una giovane donna libera che si approccia con libertà alla sessualità, all’indipendenza, alla vita e questa libertà non si rivela sempre così costruttiva per la protagonista. Tuttavia è una libertà sua, personale, che non rivendica il genere maschile agitando il pugno in aria e scrivendo striscioni: certo il femminismo è citato alcune volte e non potrebbe essere altrimenti nella vita di una giovane donna moderna, ma è sempre trattato con ironia e intelligenza.

E’ una serie sulla vita e nella vita delle persone, perché in questo caso sono più persone che personaggi, c’è un minestrone di tutto e la vita non si può vivere all’insegna di questo o di quello: è un’insieme di tasselli.

5 motivo.

Infine, perché guardare Fleabag? Perché… sì!

La serie della Waller Bridge che agli Emmy 2019, ovvero gli Oscar della tv, ha vinto come miglior comedy, migliore attrice protagonista in una comedy ,miglior regia per una comedy e miglior sceneggiatura per una comedy (praticamente tutti i premi più importanti), non è un piccolo capolavoro ma è un grande capolavoro.

Non si trova un lato negativo, neppure se lo cerchi con il lanternino; è un’opera matura ma leggera, profonda ma divertente, tutto è l’opposto di tutto, ma sempre bellissima. Ti straccia il cuore vedere il finale sapendo che è davvero il finale, perché Phoebe Waller Bridge ha confermato che sì, la storia è conclusa.

E voi cosa state aspettando? Correte su Amazon Prime Video!

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