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Costume e Società

I libri per bambini che parlano di omosessualità non sono dannosi

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È stata la Corte europea dei diritti umani ad affermarlo: raccontare l’omosessualità nei libri per bambini non è assolutamente “dannoso”. La sentenza, diffusa questo martedì 24 gennaio dal tribunale internazionale, rappresenta un grande passo avanti nell’accettazione di una letteratura inclusiva, anche per i più piccoli. Ma come si è arrivati a questa conclusione?

In questi anni si è dibattuto spesso sulla giusta modalità di introdurre i più giovani al mondo della sessualità: è giusto educare fin dalla tenera età a conoscere il variegato spettro della diversità in amore, e imparare ad accettarlo come normale? Secondo noi , e a quanto pare, anche secondo la Convenzione europea dei diritti umani. Bisogna sapere, però, che questa sentenza è il punto di arrivo di un iter giudiziario avviato ben dieci anni fa, nel 2013, dalla scrittrice Neringa Macate.

La polemica

Neringa Dangvydė „Gintarinė širdis" - Mano teisės

L’autrice di libri per bambini aveva da poco pubblicato “Gintarinė širdis” (“Cuore d’ambra”), una raccolta che espone vari tipi di discriminazione (come il bullismo o l’omofobia) raccontandoli in delle fiabe. In una di queste storie ha fatto scalpore il momento finale, in cui una principessa e la figlia di un calzolaio, dopo essersi finalmente sposate, si addormentano abbracciate l’una all’altra. Definito addirittura “sessualmente esplicito”, questo passaggio è costato all’autrice il ritiro del libro dal mercato, in quanto, secondo alcuni parlamentari lituani, “incoraggia le perversioni” e “inculca nei bambini l’idea che il matrimonio tra persone dello stesso sesso sia un’opzione auspicabile”.

Il ministro della Cultura locale, dopo le numerose critiche ricevute, ha fatto esaminare “Cuore d’ambra” da una commissione, che ha decretato i racconti con personaggi omosessuali rei di aver violato una legge lituana. L’articolo considera “dannosi” per i minori i contenuti che esprimono “disprezzo per i valori della famiglia” e favoriscono un’idea di “matrimonio e di creazione della famiglia diversi da quelli stabiliti dalla Costituzione lituana e dal Codice civile lituani”. Il libro fu poi rimesso in commercio, ma non senza un contrassegno in copertina che ne vietasse la fruizione a tutti i minori di 14 anni.

L’omosessualità può avere un posto nei libri per bambini

In seguito alla causa persa, la scrittrice Macate decise di rivolgersi alla Corte europea, sperando in un riscatto. L’autrice aveva ragione a sperare: definire i libri per bambini che trattano di omosessualità “dannosi” viola l’articolo 10 sulla libertà d’espressione della Convenzione europea dei diritti umani. Inoltre, sono state respinte le accuse di contenuti espliciti; secondo i giudici, la fiaba insegna “il rispetto all’accettazione di tutti i membri della società in un aspetto fondamentale della loro vita, quello della famiglia”. Purtroppo, Neringa Macate è venuta a mancare prematuramente per un tumore nel 2020, ma siamo sicuri avrebbe gioito di questo suo successo, così come dovremmo gioirne tutti.

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