Le influencer russe si sono fatte immortalare in alcuni video in cui distruggono le loro borse della nota Maison Chanel.
Chanel, infatti, si è allineata con l’inasprimento delle sanzioni applicate alla Russia, decidendo di chiudere i suoi punti vendita nel Paese: “È proibito vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni di lusso a ogni persona fisica o giuridica, ente o corpo in Russia e per uso in Russia“.
Alcuni negozi Chanel, fuori dalla Russia, avrebbero addirittura chiesto i documenti ai propri clienti, al fine di negare l’acquisto a cittadini russi. Secondo Anna Kalashnikova , showgirl e influencer, una boutique nel centro commerciale di Dubai avrebbe, appunto, controllato i documenti in fase di acquisto.
Marina Ermoshkina, presentatrice russa e influencer di moda ha dichiarato: “Non una sola borsa, un solo brand vale meno del mio amore per la madrepatria e del rispetto per me stessa. “Sono contro la russofobia e contro i brand che supportano la russofobia. Se possedere una Chanel significa svendere la mia madrepatria, non ho bisogno di Chanel”.
Nel video, si mostra con cesoie alla mano mentre fa a pezzi la sua borsa. Come lei, anche altre sue colleghe.
Intanto, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha accusato la maison Chanel di alimentare la campagna russofobica, ricordando le simpatie naziste della fondatrice della Maison.
“Coco Chanel, secondo alcune recenti biografie, infatti, sarebbe stata una spia dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, con il nome in codice “Westminster”. Mademoiselle Chanel ha sempre negato tale accusa, ma alcuni documenti desegretati di recente lo proverebbero” come riportato da diversi siti online.