articolo di Raffaele Ciampa
Perarolo di Cadore, in provincia di Belluno, è stata teatro di un salvataggio al dir poco eroico.
Una donna si stava per lanciare nel vuoto da un ponte alto 80 metri quando dei passanti, la mattina di domenica 3 ottobre, hanno chiamato d’urgenza i carabinieri di san Vito di Cadore.
La donna presa dalla disperazione della propria condizione, soprattutto quella economica, voleva farla finita lanciandosi nel vuoto. Arrivata la pattuglia è intervenuta subito la carabiniera Martina Pigliapoco che, con una trattativa sfiancante durata 4 ore, è riuscita a far cambiare idea alla donna: un atto di coraggio non da poco in una situazione davvero difficile e delicata.
Gioia e coraggio: le parole della carabiniera Pigliapoco e il commento di Luca Zaia
Ha detto poi la carabiniera:
“ho provato una gioia immensa, mi sono sentita veramente utile nel fare questo lavoro e orgogliosissima di averla aiutata”.
La donna salvata è stata molto riconoscente nei confronti dei carabinieri e molteplici sono stati anche i ringraziamenti della famiglia.
La vicenda è giunta alle orecchie del presidente della regione Veneto, Luca Zaia, che ha detto del carabiniere Martina Pigliapoco: “un eccezionale esempio di coraggio, professionalità, sangue freddo e di grande capacita di interagire con chi è in difficoltà. Mi congratulo con lei ed esprimo tutta la mia ammirazione”.
Questa è una storia di disperazione ma anche di coraggio, dove una donna viene salvata un’altra giovane donna e dove c’è, fortunatamente, anche un lieto fine.
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