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2 anni agoon
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Rosa SerraQuanto manca all’Apocalisse? Secondo uno stravagante orologio, circa 100 secondi. È l’orologio dell’Apocalisse, originariamente Doomsday Clock, le cui lancette segnalano metaforicamente quanto siamo vicini alla Mezzanotte, ovvero la fine del mondo.
Il progetto è nato dopo il secondo conflitto mondiale, nel 1947, realizzato dall’artista Martyl Langsdorf. Fu il Bollettino degli Scienziati Atomici, di cui facevano parte Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer, Eugene Rabinowitch e altri scienziati dell’Università di Chicago, a effettuare la commissione. L’idea prese forma dopo i tragici attacchi nucleari di Hiroshima e Nagasaki, proprio nelle menti degli esperti che contribuirono a creare la prima bomba del Progetto Manhattan.
In 75 anni di esistenza, l’orologio dell’Apocalisse ne ha viste tante. Ha assistito ai test degli ordigni atomici sovietici, la guerra in Vietnam, la caduta del muro di Berlino, e molti altri eventi storici che hanno messo a rischio la sopravvivenza del nostro pianeta, anno dopo anno. E non si parla solo di guerre: la minaccia dell’emergenza climatica pesa sempre di più sulle sorti della Terra, e lo scandire veloce delle lancette apocalittiche sembra non averci ancora convinto dell’enorme rischio che stiamo correndo.
Il Bollettino degli Scienziati Atomici, come ogni anno, è tornato a riunirsi per fare il punto sulla situazione mondiale. Come facilmente prevedibile, non portano buone nuove: la Mezzanotte non è più vicina del solito, o meglio, non lo è ancora. Dalla commissione annunciano infatti: “Che le lancette non si siano spostate non significa che la situazione si è stabilizzata”, e il portavoce del Bollettino aggiunge: “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conquista della centrale atomica di Zaporizhzhia fanno sì che l’umanità sia arrivata al punto più vicino di sempre all’autodistruzione nucleare“.
I cento secondi di scarto dall’ora X sono stati raggiunti nel 2020, fissando quindi l’orario globale alle 23:58:20, venti secondi in meno rispetto al 2018. Ma gli attacchi di Putin in Ucraina non hanno sembrato sorprendere la commissione che si occupa dell’orologio dell’Apocalisse, che non aveva sottovalutato la situazione già pericolosamente precaria. Si legge sul sito ufficiale del Bollettino: “Solo due mesi fa abbiamo indicato la situazione in Ucraina come un possibile focolaio, all’interno di un sistema di sicurezza internazionale caratterizzato da crescente tensione”.
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