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La giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia in Italia

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La giornata contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia

Oggi si celebra la giornata contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, ma in Italia c’è ancora molto lavoro da fare e ben poco da festeggiare: il belpaese, infatti, per quanto riguarda il riconoscimento e il rispetto dei diritti LGBTQ+ è sempre in fondo a tutte le classifiche europee.

Che posto occupiamo nella Rainbow Map?

L’Italia si piazza, infatti, con un punteggio del 25%, al 22esimo posto per quanto riguarda l’UE – facendosi superare addirittura dall’Ungheria – e al 35esimo posto invece nella classifica europea in generale. Al primo posto della “Rainbow Map”, con un punteggio del 92%, svetta Malta, mentre all’ultimo posto – tra i paesi europei – c’è sempre la Polonia.

Conquistano posti in classifica l’Islanda – che ha riconosciuto la transessualità – la Danimarca – che ha guadagnato 7 posizioni approvando una legge contro i crimini d’odio per l’orientamento sessuale – la Germania – dove oggi sono vietate le “mutilazioni genitali intersessuali” sui neonati che non posseggono caratteri chiaramente maschili o femminili alla nascita – e la Francia – che ha finalmente concesso agli omosessuali di donare il sangue. Ultimi posti in assoluto assegnati alla Turchia e all’Azerbaijan, con un punteggio, rispettivamente, del 4% e del 2%.

Il discorso di Mattarella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della giornata di oggi, ha ribadito che giornate come questa chiedono “l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona con orientamenti sessuali diversi dal proprio” e che “occorre educare a una cultura della non-discriminazione per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze”, perché “il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza tra tutti i cittadini sancita dalla Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri non sono derogabili”.

I mal di pancia della destra italiana: ancora “propaganda gender”

Chiaro anche il riferimento di Mattarella alla circolare contro l’omofobia a scuola che aveva suscitato numerosi mal di pancia e malumori nella destra italiana: la circolare invitava docenti e scuole di ogni ordine e grado a “creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”, ma per Lega e Fratelli d’Italia si sarebbe trattato di un tentativo di promuovere la fantomatica e inesistente “propaganda gender” nelle scuole.

Giù le mani dai nostri bambini!” avevano tuonato alcuni esponenti di questi partiti, senza però spiegare come e perché imparare a rispettare il prossimo nelle sue diversità dovrebbe essere qualcosa di pericoloso per i più piccoli.

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