Il governo di Boris Johnson vieterà la cosiddetta terapia di conversione per le persone omosessuali o bisessuali in Inghilterra e Galles. In arrivo una legge che, probabilmente, non riguarderà le persone trans.
La dott.ssa Latifa Patel, presidente ad interim dell’organismo di rappresentanza della BMA, ha ricordato come la British Medical Association sia da sempre contraria alle cosiddette ‘terapie di conversione’: “È con grande sgomento che leggiamo i rapporti secondo cui il divieto alle terapie non si estenderà alle persone transgender, nonostante non ci siano prove di sorta che si tratti di una forma credibile di medicina“.
“La terapia di conversione provoca gravi sofferenze fisiche e psicologiche, viola i diritti umani di tutte le persone LGBTQ+ ed è una forma di tortura“, è stato il commento del dottor Adrian James, presidente del Royal College of Psychiatrists.
Secondo il Guardian, tempo fa già Theresa May aveva promesso di rendere queste “terapie” illegali, poi la palla era passata a Johnson che nel luglio 2020, aveva affermato che queste pratiche sono “assolutamente ripugnanti e non hanno posto in questo Paese”.
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