E’ in corso un’operazione contro militanti di estrema destra che ha condotto a numerose perquisizioni in tutta Italia.
Le perquisizioni
La Polizia di Stato dell’Aquila ha portato avanti l’operazione, che ha riguardato tantissime città d’Italia (Chieti, Como, Verona, Macerata, Cosenza Modena, Ascoli Piceno, La Spezia, Terni, Piacenza e l’Aquila).
Tutto è partito da alcuni accertamenti riguardanti una chat neonazista e antisemita nominata “Boia chi Molla” e ha condotto a ben 25 perquisizioni a carico di alcuni militanti dell’organizzazione di estrema destra “Ultima Legione”.
Le accuse
I reati contestati che hanno condotto alle perquisizioni sono stati il perseguimento di finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, istigazione all’uso della violenza come metodo di lotta politica e diffusione di materiale che incita all’odio e alla discriminazione per motivi religiosi, razziali ed etnici.
Secondo quanto sostiene l’accusa, coloro che partecipavano a questi gruppi e chat sarebbero stati pronti a costituire una struttura politica di chiara ispirazione e ideologia fascista. Le chat istantanee sarebbero state utilizzate come luogo dove reclutare nuovi militanti.
Le indagini, partite nel 2019, sono state svolte dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Digos in collaborazione con la Polizia Postale e sono dirette dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, mentre sono state coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
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