Recovery, Carfagna: quota sud al 40%. Ma i numeri non convincono

Recovery, Carfagna: quota sud al 40%. Pedicini: percentuale ridicola

Mara Carfagna, la ministra per il Sud del governo Draghi, dichiara con orgoglio di aver superato la quota del 34% di investimenti effettuati per il mezzogiorno all’interno del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, piano di investimenti che l’Italia presenterà all’Unione Europea e che costituirà la risposta economica alla crisi scaturita dalla pandemia.

“La quota Sud arriva al 40%.

La ministra rivendica questo risultato dichiarando che “sappiamo ora che la quota Sud arriva al 40%. Una cifra, lo voglio sottolineare, a cui con ogni probabilità non saremmo arrivati senza un attento lavoro di verifica, misura per misura, svolto da tutti i ministeri coinvolti e di implementazione delle missione“.

“L’alta velocità ferroviaria nel Mezzogiorno è la vera protagonista.

Il sud otterrà, secondo quanto dichiarato dalla Carfagna, una quota del 52% dei fondi riservati alla costruzione di infrastruttire per una mobilità sostenibile, il cui valore totale arriva a 31,94 Miliardi.

“L’alta velocità ferroviaria nel Mezzogiorno” spiega la ministra “è la vera protagonista di questa missione con il finanziamento dei lotti funzionali delle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Messina-Catania, Roma-Pescara, Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. La quota potrà addirittura salire oltre il 40%” aggiunge “se aiuteremo gli enti territoriali e le imprese a competere ad armi pari con quelle del resto del Paese, e cioè ad assorbire una quota maggiore delle risorse che saranno messe a bando”.

Non tutte le reazioni a questa notizia sono state positive. Piernicola Pedicini, deputato al parlamento europeo nella circoscrizione meridionale, non è decisamente soddisfatto del risultato.

In una nota, il deputato avrebbe dichiarato che

“40% delle risorse al Sud è una percentuale ridicola. Il Sud questa volta deve avere quello che gli spetta.

“La percentuale che il ministro per il Sud Mara Carfagna deve rivendicare per il suo territorio è come minimo il 68%. Lo ripeto da tempo” scrive Pedicini, che, effettivamente, anche in un post su Facebook già dal primo Aprile contestava i numeri:

“I fondi del Recovery sono stati destinati all’Italia secondo un criterio di ripartizione che attribuisce oltre il 70% dei 197 miliardi al Sud.

“Questo perché tra i parametri considerati per l’assegnazione delle risorse c’è non solo quello della popolazione residente, che avrebbe comportato circa la metà delle risorse assegnate al nostro Paese, bensì anche il PIL pro capite e il tasso di disoccupazione. La logica è infatti quella di consentire un recupero del gap esistente tra aree ricche e quelle svantaggiate.”