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Cinema

Tenebre e ossa – la recensione della prima stagione

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Ed eccoci qui a parlare della prima stagione della serie che si trova al primo posto nella Top 10 di Netflix. Perché? Perché solo da qualche giorno è uscita la seconda stagione e dopo il successo della prima, non poteva di certo non attirare l’attenzione, stiamo parlando di Tenebre e Ossa. La serie, originale Netflix, è tratta dalla trilogia di libri scritti da Leigh Bardugo, appunto “Shadow and bones”. A dirigere questo racconto fantasy sulla nostra piattaforma streaming preferita Eric Heisserer, la prima stagione uscì nel 2021con i suoi primi 8 episodi.

Trama

In un mondo fantastico dove è in corso una guerra, il regno di Ravka è diviso a metà da una immensa coltre oscura, la cosiddetta “Faglia”, nella quale abitano mostri sanguinari. Una leggenda narra che la salvatrice, colei che evoca la luce, distruggerà la Faglia e salverà tutti. Alina(Jessie Mei Li), un’orfana cresciuta al fianco del suo migliore amico, Mal(Archie Renaux), non ha mai fatto il test per scoprire a quale fazione appartenesse. Tuttavia, quando Mal rischia di morire, la giovane si rivelerà essere l’evocaluce. Da lì inizia un’avventura piena di peripezie. Inizialmente tutto sembra bellissimo, poi si rivela un incubo, così Alina si dà alla fuga, il generale Kirigan (Ben Barnes) in particolare, è intenzionato a catturarla (e pensare che lei, sciocchina, si era anche presa una cotta per lui e stava per dargli la sua grazia). Anche Kaz(Freddy Carter) è sulle tracce di Alina, poiché lei rappresenta una grossa somma di denaro. Per tale ragione, insieme ai suoi fedelissimi “sottoposti”, Inej (Amita Suman) e Jesper (Kit Young), attraversa la Faglia per poterla trovare. Tuttavia, le alleanze girano e non tutti sono quello che sembrano né in bene…né in male.

Tenebre e Ossa: a che ora esce su Netflix e cosa aspettarsi

Recensione

La parte più bella di una storia fantasy, a mio parere, è che non ci sono limiti alla fantasia, ma che – chi ne ha la capacità – potrà renderla il più possibile “realista” nonostante il genere. E poi su un genere fantasy le possibilità di creare qualcosa di originale sono decisamente alte. La storia segue un filo logico e nonostante siano solo 8 episodi, è suddivisa davvero bene. Non ci sono salti o cose che accadono a velocità supersonica, tutto segue il giusto tempo e diciamolo, non è cosa scontata! Ora, vi prego, ditemi che non sono l’unica ad aver shippato Alina con Kirigan prima che si rivelasse uno stronzo. Che poi, bello e tenebroso, doveva per forza essere stronzo, no? Meno male che c’era Kaz a fare la parte del bello e tenebroso “buono”. Sì, lo metto tra le virgolette poiché fa comunque il suo interesse, ma è molto protettivo e leale nei confronti di Inej e Jesper e si capisce che morirebbe anche per loro. (Ditemi che avete colto anche voi un velato – non troppo – sentimento d’amore tra lui e Inej).

Inoltre, a mio parere, tutti e tre i membri del club del corvo hanno dei background molto interessanti e che vorrei conoscere. Dovrò forse leggere i libri per farlo? Se sì, lo scoprirò. Meno interessante e un po’ noioso per i miei gusti, il personaggio di Mal (Sorry ai suoi fans) che si muove fin troppo in funzione di Alina. Sembra avere un po’ più di carattere solo verso la fine, quando prende l’iniziativa per salvarla (facendo più un danno che altro, ma poi tutto bene quel che finisce bene). Altra love story che mi è piaciuta è stata quella tra Nina e Mathias che SPERO non sia finita. Voglio dire, non possono lasciarmeli litigati e separati, no? Sono stati i primi – e anche gli ultimi – a darmi gioie. Genya in combutta con Kirigan?! Okay, lo sospettavo, ma un cambio rotta? No. Quella che sorprende tutti alla fine è Zoya, che aiuta la nostra eroina, ma come dice lei stessa ad Alina: ancora non mi stai simpatica.

Effetti e libri

Gli effetti utilizzati nel serie sono davvero realistici e questo non posso che adorarlo. (ma alla visione del cervo, avete chiesto anche voi: Lily Potter, sei tu?). Non ce ne sono stati spesso né tanto e per la maggiore, non credo neanche fossero “eccessivi” ma decisamente in linea con la serie. Personalmente non ho letto i libri, ma ho intenzione di farlo e ma gari, elencarvi le differenze, perché so che ci sono. Una che salta all’occhio in particolare, è il fatto che Inej resti sconvolta dal suo primo “omicidio” seppure fosse necessario per salvare Kaz. In teoria una persona sotto shock ci rimugina e non ammazza a cuor leggero, insomma. Ma la sera dopo, lei lo fa a sangue freddo. Beh e allora?

A quanto pare, nei libri Inej è già un’assassina professionista, il che ha perfettamente senso, questo passaggio forse è la cosa che mi ha lasciato un po’ più “meh” nella serie. Ma tuttavia merita…anche se abbiamo dovuto aspettare più di un anno per la seconda stagione.

 

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