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Terrore in Europa: ucciso l’attentatore che in Belgio aveva ucciso due svedesi

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È morto in una sparatoria con la polizia l’attentatore che ieri sera in Belgio ha ucciso due cittadini svedesi al grido di “Allah Akbar”.

L’attentatore era arrivato a Lampedusa nel 2011

L’uomo, un 45enne di origine tunisina, aveva rivendicato in un video la propria appartenenza all’ISIS e dopo l’attentato era riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine belga. Oggi è stato rintracciato in un bar grazie alla segnalazione di un privato cittadino e, dopo uno scontro a fuoco, è stato ferito gravemente ed è successivamente morto in un ospedale. Il 45enne non era sulla lista dei terroristi, non aveva precedenti penali ed era arrivato in Europa nel 2011, a Lampedusa.

Non è ancora esclusa la presenza di complici ma, stando alle dichiarazioni di Vincent Van Quickenborne, ministro belga della giustizia, al momento le autorità sono più propense a credere che si trattasse di un “lupo solitario”.

Terrore a Torino vicino alla Sinagoga

Con la crisi in Medio Oriente, la paura serpeggia in tutta Europa: non soltanto in Belgio e in Francia, ma anche in Italia. Ieri pomeriggio, a Torino, un uomo armato di coltello nei pressi della Sinagoga della città in mezzo alla strada ha iniziato a urlare, secondo il racconto di alcuni testimoni,“Allah Akbar”.

Per fermarlo è stato necessario l’uso, da parte della polizia, del taser.

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