I membri della generazione X, ossia le persone nate tre il 1965 e il 1980, avranno un maggior rischio di essere colpiti da tumore rispetto a quelli delle generazioni precedenti. Ad evidenziare il trend preoccupante è stato un recente studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open, condotto dal National Cancer Institute statunitense.
I tumori colpiscono più la generazione X dei BabyBoomer
Lo studio, condotto da Philip Rosenberg e Adalberto Miranda-Filho, si basa sull’analisi di dati relativi a 3,8 milioni di pazienti oncologici americani, a cui è stato diagnosticato il cancro tra il 1992 e il 2018. Le analisi mostrano che, scegliendo i 60 anni come età di riferimento per la diagnosi, l’incidenza del cancro tra i membri della Generazione X è sostanzialmente più alta rispetto ai Baby Boomers. In particolare, tra le donne ispaniche, l’aumento è del 34,9%, mentre tra gli uomini ispanici è del 14,1%. Tra le donne e gli uomini bianchi non ispanici, gli aumenti sono rispettivamente del 15,1% e dell’11,9%.
Philip Rosenberg ha dichiarato: “Mi aspettavo che alcuni tipi di cancro, per esempio quello del colon o del retto, sarebbero stati più alti tra i membri della Generazione X rispetto ai Baby Boomers, ma ciò che mi ha colto di sorpresa è stato il numero di tutti gli altri diversi tipi di cancro che i nostri modelli prevedono colpiranno la Generazione X più dei Baby Boomers”.
Nonostante questo, è importante notare che oggi di cancro si muore meno grazie ai progressi nella medicina, alle campagne di prevenzione e ai passi avanti in campo terapeutico. Gli esperti sottolineano, però, che è cruciale continuare a lavorare sulla prevenzione per ridurre i fattori di rischio.
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