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UE: È un obbligo morale e legale salvare le persone in mare

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obbligo morale e legale

“Obbligo morale e legale”

La premier, Giorgia Meloni, arriva a Bruxelles per presentarsi e incontrare i vertici dell’UE.  La portavoce della Commissione dell’UE, Anitta Hipper, interviene sulla situazione dei migranti “Stiamo seguendo la situazione a stretto contatto e abbiamo visto che ci sono tre navi con persone a bordo che hanno chiesto aiuto”, aggiungendo poi: “La Commissione non è responsabile del coordinamento delle azioni di salvataggio in mare ma occorre sottolineare che è un obbligo morale e legale per gli Stati membri salvare persone in mare“. Appare dunque chiara la posizione da prendere in questa situazione sia dal punto di vista umano che legale.

Il 3 novembre 2022 si è tenuto l’incontro tra il Ministro dell’Interno,  Matteo Piantedosi e il gruppo MED5 (il gruppo dei Paesi che affacciano sul mar Mediterraneo: Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta). Quest’ultimi, sono i luoghi colpiti maggiormente dal flusso di migranti che arrivano dal Nord-Africa e dal Medio Oriente. Il ministro dell’Interno ha dichiarato di aver emanato una direttiva, avvertendo le forze di polizia e le autorità portuali che il suo ministero sta valutando il divieto di ingresso nelle acque territoriali della nave noleggiata da SOS Méditerranée e dalla Geo Barents di Medici senza frontiere (MSF).

Piani di sistemazione

Tre sono le navi che hanno richiesto l’accesso in Italia, senza però ottenerlo. Sono state registrate 8000 offerte di relocalizzazione, ma solo 38 migranti hanno accettato. La Mediterranea Saving Humans, rimarca l’importanza di soccorrere quanto prima i naufraghi, ricordando che: “985 bambini, donne e uomini si trovano da 10 giorni al largo della Sicilia in attesa di un Porto Sicuro. Chiediamo che il Governo italiano – afferma un tweet – assegni immediatamente alle navi Ocean Viking, Humanity 1 e Geo Barents il più vicino porto per lo sbarco dei naufraghi, come previsto dal diritto internazionale.  Ogni ulteriore ritardo nello sbarco di persone vulnerabili, già vittime di trattamenti inumani in Libia e provate dalla traversata, dovrà essere considerato responsabilità diretta delle autorità coinvolte”. 

La Commissione Europea non è coinvolta nel salvataggio delle persone, sebbene abbia dichiarato di stare monitorando il più possibile la situazione.  La ONG SOS Méditerranée aveva chiesto per la prima volta a Francia, Spagna e Grecia di aiutarla a trovare un porto sicuro dove sbarcare 234 migranti salvati dalla sua nave Ocean Viking prima che il tempo peggiorasse. Ciò dovuto al fatto che, giovedì, erano previsti dei forti venti e ciò avrebbe peggiorato la situazione dei migranti in mare.

Collaborazione necessaria

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista avuta con RAI ha affermato che “La Germania è nostra amica” e che il tema dei migranti, è sempre trattato nel massimo rispetto delle regole. “Abbiamo soltanto chiesto che le navi delle ong rispettino le regole europee quando salvano qualcuno in mare e poi chiedono di attraccare nei porti più vicini. Lo abbiamo fatto in maniera ufficiale, con grande garbo ma anche con grande fermezza”. Per Tajani è di grande importanza che vi sia una collaborazione tra tutti i Paesi europei, ma anche con quelli dei Balcani, per fermare l’immigrazione illegale perché rischia di diventare un problema sempre più grave per tutti quanti noi.

La Hipper ha inoltre fornito una spiegazione riguardo il meccanismo temporaneo di solidarietà volontario sul trasferimento dei migranti, che può essere utilizzato per ridistribuire i migranti che si trovano attualmente bloccati sulle navi. Questo meccanismo fu approvato e firmato nel giugno 2022 da 21 Paesi dell’Unione Europea. È quindi nostra speranza, che l’incubo delle persone che ancora si trovino in balia del mare, giunga alla sua fine quanto prima.

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