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2 anni agoon
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RedazioneIl Vomero si è spento. È questa la sensazione che ieri mattina residenti e commercianti hanno avuro nel loro quartiere. Le luminarie, finanziate della Camera di Commercio di Napoli (CCIAA) sono state rimosse per consentire a Palazzo San Giacomo gli interventi di manutenzione degli alberi, programmati sin da ottobre prima dell’insediamento dell’amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi.
A quanto pare, lo smontaggio delle luminarie è una condizione fondamentale e necessaria affinché L’impresa incaricata dal Municipio possa fare al meglio il proprio lavoro (la quale ha una scadenza di 30 giorni dal 15 novembre, come attestato da una comunicazione del Servizio Verde del Comune). La Camera di Commercio ha comunicato ai commercianti di zona di non essere in grado di permettersi la spesa di una doppia reinstallazione delle luminarie, in quanto sforerebbe i costi già previsti dal bando “Illuminiamo Napoli”, condizione confermata anche al Comune stesso.
Vincenzo Santagada, assessore, aveva assicurato che l’operazione sarebbe dovuta svolgersi dopo il periodo natalizio e che gli uffici tecnici «inviato nessuna nota di intervento», pur non avendo partecipato alla conferenza dei servizi di luglio, tenuta dalla vecchia amministrazione dove l’atto della firma della convenzione tra Comune e CCIAA sulle luminarie, nessuno dei dirigenti del Servizio Verde o del Servizio Eventi di Palazzo San Giacomo ha comunicato a quest’ultima che bisognava procedere in questo periodo dell’anno alla potatura.
«Se a seguito del nostro smontaggio il Comune di Napoli ci comunicasse di riuscire a effettuare la potatura entro 48 ore, in questo caso la ditta incaricata, in un’ottica di gestione delle proprie risorse, ha fatto sapere che riuscirebbe a garantire il rimontaggio immediato superando il problema di natura economica. Se arrivasse una nota del genere ci caricheremmo noi l’onere del rimontaggio» ha commentato il presidente della CCIAA, Ciro Fiola, in una nota mai arrivata ai commercianti del quartiere alto della città.
«Come Presidente chiederò la documentazione con i permessi rilasciati a suo tempo, con l’impegno che il prossimo anno si proceda con attenzione meticolosa a partire dalla corretta collaborazione tra le istituzioni coinvolte» dice Clementina Cozzolino.
Tra i tanti commenti, non è mancato quello di Catello Maresca, che punta il dito contro l’amministrazione di Palazzo San Giacomo «per la mancata trasparenza delle attività amministrative e il diritto dei cittadini di sapere cosa succede nei loro quartieri».
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