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Napoli

Sicurezza sul lavoro: intervista a Ricci e Sgambati

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Ad opera dell’organizzatore della Job Education Consulting – Natale Pasquale – si è tenuto presso gli edifici della ex base Nato il convegno sulla Sicurezza sul lavoro. Noi del Gruppo Editoriale di NanoTv lo abbiamo intercettato per conoscere il suo parere.

Patente a punti obbligo o opportunità?

Il primo parere lo abbiamo chiesto al dirigente Natale Pasquale:

“Il nostro voluto focus sull’edilizia è importante perché dal primo ottobre di quest’anno entra in vigore la cosiddetta patente a punti che va ad innescare un sistema premiante per le aziende del settore edile che intendano aderire all’81/08. In realtà sono obbligate ma con il sistema virtuoso molte di queste preferiranno ottemperare immediatamente a questi obblighi perché il rispetto della patente a punti consente loro anche di partecipare a gare pubbliche. Può essere un primo momento per spostare l’osservazione non più sù aspetti tecnici e giuridici ma anche per l’appunto di premialità e quindi approcciarsi al concetto di etica della sicurezza. 

Si discute anche dell’importanza di nuove misure bonus

Bonus 110 prima e Pnrr ora hanno dato e stanno dando una spinta a un sistema in netto processo di stasi. Gli effetti ora come ora sono meno evidenti perché chiaramente venendo meno il bonus (che permetteva alle famiglie di risolvere alcuni problemi delle proprie abitazioni con contributi interessanti) si è tornati indietro. Ci sarebbe bisogno di altre misure per rinnovare questi bonus. In maniera più oculata e controllata, ma sarebbe necessario dare la possibilità alle famiglie di poter rimettere in piedi alcune abitazioni. Abbiamo visto anche con il caso delle vele le situazioni in cui ristrutturare e riportare in salute la propria casa è oneroso. Molte volte non si hanno le possibilità di affrontare queste spese. 

Natale: “Non riusciamo a trasferire la moderna cultura della sicurezza ad una manodopera ed una maestranza ormai datata”

Abbiamo manodopera datata, scuole di carpenteria ce ne sono pochissime, la manovalanza ha età avanzata. E’ difficile che venga trasferita loro la formazione per la corretta antinfortunistica. C’è d’altro canto età avanzata anche di molte aziende, che lavorano nel settore da così tanti anni che hanno abbassato la soglia d’attenzione. Tutti gli attori della sicurezza devono realmente applicarla sul campo. Non basta condividerla ideologicamente. La risposta di oggi fa capire che ci si tiene alla sicurezza, a non farla restare tema su carta. Si sta capendo che lavorare in sicurezza porta dei vantaggi anche economici che qualche anno fa magari non erano così evidenti” Così ci ha tenuto a rispondere il dottor Natale Pasquale.

Sgambati: “Riconoscere l’omicidio colposo sul lavoro”

Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Napoli, propone deterrenti forti:

“Anche nella condizione di Covid addirittura tantissimi deceduti in proporzione. Abbiamo iniziato la campagna zero morti sul lavoro. Ci vogliono due deterrenti ormai improcrastinabili: omicidio sul lavoro. Riconosciamo l’omicidio stradale non si capisce perché non bisogna riconoscere l’omicidio colposo sul lavoro. In secondo luogo procura speciale che si occupi esclusivamente di menomati gravi sul lavoro. Secondo deterrente reprimere chi e cosa causa incidenti. Il sistema delle imprese deve comprendere che quello sulla sicurezza non è un costo; è un investimento per lavorare meglio. Molto spesso il profitto prevale anche sulla vita umana e per noi questo è inaccettabile”. 

Bagnoli: parla infine ai nostri microfoni il segretario generale Cigl Napoli, Nicola Ricci

“La discussione può servire quando le parti si confrontano. Ci sia una normativa con concretezze specifiche. Se le imprese applicano la normativa e i dispositivi di sicurezza la risolviamo. Il tema è che questo è un Paese fatto da tanti subbappalti e molti di loro non rispettano i contratti. Oggi molte aziende in questo stesso Paese ancora non vogliono il sindacato, perchè d’ostacolo. Poi ci sono imprenditori di serie B che cercano di risparmiare sul costo del lavoro e poi ci sono le imprese serie che fanno della sicurezza un valore aggiunto, che aggiunge competitività. Un badge per il controllo della dotazione in essere dei dispositivi di protezione personali”. Anche questo fra le altre cose si augura di raggiungere il segretario generale Cigl Napoli Nicola Ricci.

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