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Bodhi II – Anima di Fuoco // RECENSIONE

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anima di fuoco

Un mondo in rovina, un’apocalisse sempre più vicina, un segreto che è stato rivelato a tutti grazie a un atto di ribellione: così inizia Bodhi – Anima di Fuoco, secondo volume della saga distopica di Azzurra Pasquali (qui abbiamo recensito il primo).

Dopo il successo della prima parte di questa storia, chi attendeva Anima di Fuoco aveva aspettative altissime: ma sono state soddisfatte? Leggi la recensione per scoprirlo!

Will, non puoi fidarti di nessuno

La narrazione riprende dal momento in cui l’abbiamo lasciata, con Ary, la piccola Sinapsi dai lunghi capelli rossi, che ha guidato il Ellie verso un altro Bodhi – ma sin dalle prime pagine scopriamo un nuovo punto di vista: Will.

Will è uno dei residenti del secondo, gigantesco automa, Eric, e appena compare sulla pagina conquista il lettore e snocciola una serie di informazioni tanto intriganti quanto incomplete – il ragazzo, prima di iniziare la sua corsa disperata verso Ellie, rivela l’esistenza di un’altra società devastata e soprattutto di un misterioso “progetto Cameron”.

Ma cos’è successo agli altri abitanti del secondo Bodhi? Quali segreti si nascondono sotto la calotta di Ellie? E soprattutto: in cosa consiste il progetto Cameron, e perché nessuno, nel Bodhi dove vivono Inara, Nick e Ary, ne ha mai sentito parlare? Le pareti diventano sempre più strette, i corridoi conducono in aree oscure della colonia e tutto diventa pericoloso per i nostri protagonisti – perché, mentre l’unico mondo che conosci brucia e dal passato emergono disastri e menzogne, non puoi nasconderti, non puoi scappare e non puoi fidarti proprio di nessuno.

“Abbiamo sempre fatto le cose in un certo modo perché conoscevamo solo quello: non è detto che sia il migliore, e nemmeno che sia l’unico valido.

Una strada lastricata di veleno, sangue e lacrime

Questa seconda parte della saga è una corsa folle su una strada lastricata di veleno, sangue e lacrime: il ritmo di Anima di Fuoco lascia il lettore senza fiato, e, per quanto il viaggio possa essere faticoso, viene afferrato dalla storia e trascinato, di pagina in pagina, verso un finale al cardiopalma da cui è impossibile staccare gli occhi.

I punti di forza del primo volume – personaggi dalla voce forte che vivono ai margini di un mondo soffocante, intensità narrativa mai banale e una trama ipnotica – sono riconfermati in questo seguito che ha un’anima davvero infuocata, un nucleo di rabbia e speranza che fa divampare nel cuore di chi legge tutte le emozioni provate dai protagonisti della storia.

Un inno alla libertà e alla speranza

Questo volume, forse con ancora maggiore intensità rispetto a Cuore di Ferroci parla di libertà e di autodeterminazione, del desiderio, dell’intimo bisogno non solo di scegliere come vivere – ma anche come (e perché) morire. Azzurra Pasquali ha scritto una storia dal sapore internazionale che trafigge il cuore del lettore come il pungiglione di una Vespra, ricordandogli che, oltre alla disperazione e all’ingiustizia, c’è sempre una speranza… una speranza avvelenata, che si compra a caro prezzo e che richiede un obolo di sangue senza condurre necessariamente a un lieto fine.

Con questa prova letteraria l’autrice, che già con i suoi precedenti lavori – gli stand alone Wild Hunt e Numbers – aveva dimostrato la propria abilità, supera se stessa. La saga di Bodhi è una storia bellissima, equilibrata e intensa, un inno alla libertà e alla speranza che meriterebbe un posto nella libreria di qualsiasi lettore che sia appassionato di distopie e fantascienza.

“Le sembrò che la sua vita fosse stata una grande e unica scala su cui lei correva avanti e indietro senza trovare un solo posto dove fermarsi. 

Bodhi II – Anima di fuoco: perché leggerlo?

Perché leggere Anima di fuoco, dunque?

Perché è una degna conclusione, il finale perfetto per una storia di speranza e disperazione; perché racconta di personaggi vivi oltre la carta e l’inchiostro, dall’anima di fuoco, di cui si sentirà la mancanza una volta girata l’ultima pagina; perché di storie che ci dicano che possiamo decidere come vivere e come morire, che possiamo sempre scegliere l’autodeterminazione pur pagandone il costo e che valga la pena di versare un obolo per restare se stessi ne abbiamo davvero, davvero bisogno.

“Credo in questa causa, credo che un uomo solo possa fare la differenza tra la vita e la morte di tanti altri. Credo che ne valga la pena, sempre. 

articolo di Simona Lazzaro

L’autrice Azzurra Pasquali sarà ospite del Salotto Letterario – il format dedicato alla letteratura di NaNoTV – il 5 febbraio. Non perdere l’intervista!

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