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Cronaca

Cocaina da record: livelli produzione aumentati durante la pandemia

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Le restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19 sembrano aver dato una spinta al mercato mondiale della cocaina. Infatti, dopo il primo anno dell’emergenza, si è registrato un picco del mercato di questa sostanza stupefacente.

Spinta al mercato mondiale della cocaina

È stato l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) a mettere a punto il Rapporto Globale sulla Cocaina 2023. Sembra che il mercato della sostanza stupefacente sia in espansione verso l’Africa e l’Asia, con aumenti delle coltivazioni superiori al 35%. L’Europa è una delle mete principale di questo mercato e, per questo motivo, si sono registrati già 2.000 tonnellate di sequestri nel 2021.

Il mercato in Italia

In Italia è la ‘Ndrangheta a detenere il monopolio sul commercio della Penisola. Solo in Calabria furono sequestrati ben 14.000 tonnellate di cocaina. Ciò è stato possibile grazie alla capacità dei trafficanti di modificare le proprie rotte di importazione. Molti carichi arrivano direttamente dal Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guatemala, Nicaragua e Perù.

Intanto, continuano ad aumentare gli accordi fra la ‘Ndrangheta, la Camorra e altre reti criminali albanesi per aumentare l’importazione della cocaina in Italia. Ad oggi, le dinamiche delle organizzazioni criminali sono cambiate e arrivano anche a collaborare tra loro.

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