“C’è stata la menzogna, c’è stata la doppiezza, c’è una rottura grave della fiducia”. Lo ha detto in tv il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian a proposito della crisi dei sottomarini con Usa, Australia e Gran Bretagna, innescata dalla decisione di Canberra di rinunciare ad un accordo con il Paese transalpino per l’acquisto di 12 sottomarini, un affare di circa 66 miliardi di dollari, a favore di imbarcazioni a propulsione nucleare statunitensi. Il ministro degli Esteri transalpino ha aggiunto: “Per la prima volta nella storia abbiamo richiamato il nostro ambasciatore negli Stati Uniti per consultazioni”.
Dura la stoccata anche nei confronti degli Stati Uniti:”il metodo Biden assomiglia al metodo Trump. Con i tweet in meno”.
Quanto alla posizione della Gran Bretagna, nei confronti della quale la Francia non ha deciso il richiamo dell’ambasciatore, Le Drian ha ironizzato: “”Non c’è bisogno di richiamare il nostro ambasciatore nel Regno Unito. Conosciamo bene l’opportunismo perenne della Gran Bretagna, e in questo caso sono la ruota di scorta”.
Stando alle ultime indiscrezioni, il presidente Usa Joe Biden, ha chiesto di parlare con il presidente francese Emmanuel Macron e “ci sarà uno scambio telefonico nei prossimi giorni”. Da parte di Macron ci sarà “la richiesta di un chiarimento su quello che è simile a una grave violazione della fiducia”.
Il governo australiano, dal canto suo, ha replicato duramente alle accuse di Parigi. Il ministro della Difesa Peter Dutton ha spiegato che l’Australia è stata “franca, aperta e onesta” con la Francia in merito alle preoccupazioni concernenti l’acquisto di sottomarini francesi e di aver compreso il loro “fastidio”, ma ha aggiunto che “le suggestioni secondo cui il governo australiano non avrebbe segnalato le sue preoccupazioni sfidano, francamente, ciò che è agli atti pubblici”. Secondo Dutton, Canberra non ha acquistato i sottomarini francesi perché devono essere ricaricati, a differenza di quelli statunitensi: quindi solo questi ultimi sarebbero adatti all’Australia denuclearizzata.