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Buon compleanno, Stephen King: ecco come leggere il Re del Brivido

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King

Nato a Portland il 21 Settembre 1947, Stephen King compie oggi 74 anni.

Per celebrare il compleanno di uno dei più importanti autori della letteratura fantastica del ventesimo e del ventunesimo secolo, #ilsalottoletterario in questo articolo vi racconterà misteri e curiosità legati al Re del Brivido e, soprattutto, vi aiuterà a districarvi nella giungla di parole, edizioni e pubblicazioni di questo prolifico autore.

Perchè, alla fine, King non è affatto il Re del Brivido

Dire che Stephen King sia “il Re del Brivido” non è sbagliato ma è, indubbiamente, riduttivo, e se ai suoi esordi l’uso di questo titolo ha costituito una brillante mossa di marketing arrivati a questo punto, probabilmente, è addirittura un danno.

Sebbene infatti in molti romanzi siano frequenti caratteristiche completamente assimilabili all’orrore, in molti altri c’è semplicemente elementi fantastici: anche senza scomodare la saga fantasy-western de “La Torre Nera” – da cui è stato tratto uno degli adattamenti cinematografici peggiori di sempre – in tantissime delle storie di Stephen King non soltanto gli elementi spaventosi, gore e splatter sono completamente assenti, ma sono invece dominanti i buoni sentimenti e, addirittura, le storie d’amore.

Molti lettori sono titubanti all’idea di leggere Stephen King, preoccupati all’idea che sia troppo inquietante, pauroso e sanguinoso: non abbiate timore, nell’immensa produzione di questo autore c’è qualcosa di adatto anche per il più pauroso dei lettori. Viaggi nel tempo, romanticismo, avventura: qualsiasi sia la vostra preferenza troverete un romanzo di Stephen King che vi possa accontentare.

Non mi credete? Lasciate che vi dica solo una cosa: lo sapevate che “Il miglio verde”, “Stand by me” e “Le ali della libertà” sono tutte storie scritte da Stephen King?

king

Quattro cose che (forse) non sapevi su Stephen King

1. Richard Bachman, ovvero cosa vuol dire avere del talento

Verso la fine degli anni settanta i critici si mostravano particolarmente duri con Stephen King.

Una delle accuse che gli veniva mossa più di frequente era quella di non essere più originale:Stephen King” si leggeva, più o meno con queste parole “ormai venderebbe qualsiasi cosa”.

King, inquietato dall’idea che fosse davvero così, allora provò a pubblicare dei romanzi firmandosi con uno pseudonimo, Richard Bachman. Questo “nuovo” scrittore scalò le classifiche proprio come il suo alter ego, consacrando Stephen King, una volta e per tutte, come il Re delle classifiche.

2. Non è sempre andato tutto bene

La vita di Stephen King è stata molto travagliata.

Il padre, Donald Edwin King, abbandonò la famiglia quando lo scrittore aveva appena due anni, lasciando la moglie in gravissime difficoltà economiche e costringendola a svolgere più lavori per sopravvivere. Sebbene, come ricorda sempre King, non mancò mai loro in tavola un piatto caldo, non riuscirono mai a comprare una macchina.

Da adulto, tuttavia, le cose non andarono meglio: dipendente da diversi tipi di droga, povero e costretto a lavorare in una stireria, King era a un passo dall’abbandonare il suo sogno di diventare uno scrittore. Gettò addirittura il manoscritto di Carrie nella spazzatura, dopo l’ennesimo rifiuto di un editore; fu solo grazie alla moglie Tabitha, che lo raccolse dalla pattumiera e lo spedì a un altro editore, che alla fine il lavoro King riuscì a vedere le luci della stampa. Quella pubblicazione e il successivo successo cambiò la loro vita.

3. Una storia di vero amore

Stephen King ha avuto una sola storia d’amore importante e una sola moglie, Tabitha, scrittrice come lui. Sono ancora insieme e hanno avuto tre figli, due dei quali hanno dedicato la vita alla letteratura proprio come i genitori.

4. Kubrick e Stephen King non erano amici

Lo scrittore non ha mai fatto mistero del fatto di non apprezzare affatto l’adattamento cinematografico di “Shining”. King ha criticato più volte e duramente Kubrick, non apprezzandone i metodi e nemmeno i cambiamenti imposti alla storia. Sebbene sia uno degli adattamenti più famosi e amati tratti dalle opere del Re, King non ha mai cambiato idea.

Come (e quando) leggere Stephen King

1. Un libro da leggere se non disdegnate le storie di fantasmi e avete voglia di leggere una bella storia d’amore: Mucchio d’Ossa

Una storia d’amore vero, dicono i saggi, dura per sempre.

Ma cosa vuol dire per sempre? Fin quando non si diventa vecchi insieme? Fino alla morte? O anche oltre? Cosa sopravvive meglio al tempo e alla vita, l’amore o la rabbia, l’odio e il desiderio di vendetta?

Se vi siete posti domande simili, se avete lo stomaco forte e soprattutto se sul fondo del vostro cuoricino nero e grondante d’orrore siete degli animi romanticiMucchio d’Ossa” è il libro di King che fa per voi.

Il momento ideale in cui leggerlo è proprio questo, a cavallo tra l’estate e l’inizio dell’autunno, quando le ombre si fanno più lunghe e i fantasmi diventano meno trasparenti.

2. Un libro da leggere se amate scrivere: On Writing

On writing” non è propriamente un manuale di scrittura, ma sicuramente è il libro giusto per tutti coloro che hanno una storia da raccontare.

Stephen King ci parla della sua “cassetta degli attrezzi dello scrittore”, ci consiglia come migliorare e ci racconta della Musa dell’Ispirazione – nel suo caso, un  “…un tizio terra terra. Sì, lo so che per tradizione le muse sono femmine, ma la mia è un maschio; temo che dovrete accettarlo. E poi gli piace stare in cantina. Sarete voi a scendere per arredargli l’alloggio dove abitare. In altri termini, sbrigherete il lavoro di fatica, mentre lui se ne sta in panciolle a fumare sigari, ammirando i trofei di bowling e fingendo di ignorarvi. Secondo voi è giusto? Io penso di sì. Forse questo tizio non è una bellezza, e nemmeno un abile conversatore (il mio si limita a mugugnare scontroso, a meno che non sia in servizio), ma dalla sua ha l’ispirazione. Vale la pena sgobbare fino a tarda notte, perché il nostro amico con il sigari e le alucce dispone di un sacchetto pieno di magia. Il suo contenuto può cambiarvi la vita.”

3. Un libro da leggere se amate i viaggi nel tempo, gli anni ‘50 e l’azione: 22/11/63

Cosa fareste se scopriste di poter viaggiare nel tempo? Cambiereste il corso degli eventi? Stephen King lo farebbe o, almeno, ci proverebbe: il protagonista di 22/11/63, che scopre di poter tornare negli anni ‘50, cercherà infatti di sventare l’assassinio di Kennedy.

Tra fette di torte paradiso, bibliotecarie affascinanti, razzismo, ingiustizie, coraggio e disperazione, mi azzardo a dire che questo potrebbe essere, se non il più bello, il più completo dei libri di Stephen King. Un libro da leggere sempre.

E non è una storia dell’orrore.

4. Un libro (o forse due) da leggere se amate i racconti: Quattro dopo Mezzanotte

Stephen King, oltre a sfornare un’incredibile quantità di romanzi, è anche un più che prolifico autore di racconti. Le raccolte tra cui scegliere sono davvero tante, ma forse una delle migliori con cui cominciare è “Quattro dopo Mezzanotte” – pubblicato in Italia in due volumi – che contiene uno dei racconti più spaventosi di King: “Il poliziotto della biblioteca”.

Un libro da leggere quando avete voglia di un brivido breve. Magari ad Halloween.

5. Un libro da leggere se vi piacciono i romanzi di formazione: IT

So che sembra strano, ma è davvero così: oltre l’orrore, IT è un romanzo di formazione che parla di quanto sia difficile crescere, di amore e di amicizia.

IT non è solo un mostro che si annida nell’ombra, un pagliaccio inquietante o un assassino: IT è il mondo degli adulti, che incombe e corrompe l’ingenuità e la purezza dell’infanzia e dell’adolescenza. IT è davvero una storia di paura, ma non nel senso classico del termine: è il mostro oscuro che vive dentro di noi e che però, ci insegna King, possiamo imparare a combattere.

Da leggere in primavera. IT è, incredibile ma vero, speranza e promessa.

Il Re non si ferma: Billy Summers

In questo articolo che celebra il Re del Fantastico, non possiamo evitare di citare il suo ultimo romanzo, che sarà pubblicato in Italia dalla casa editrice Sperling&Kupfer il 26 Ottobre 2021: Billy Summers.

Questa la quarta di copertina:

Il nuovo, grande romanzo di King è un capolavoro assoluto. Con un protagonista destinato a diventare leggenda. Billy Summers è un sicario, il migliore sulla piazza, ma ha una sua etica: accetta l’incarico solo se il bersaglio è un uomo davvero spregevole. Ora ha deciso di uscire dal giro, ma prima deve portare a termine un’ultima missione. Veterano decorato della guerra in Iraq, Billy è tra i più abili cecchini al mondo: non ha mai sbagliato un colpo, non si è mai fatto beccare – una specie di Houdini quanto si tratta di svanire nel nulla a lavoro compiuto. Cosa potrebbe andare storto? Stavolta, praticamente tutto.”

 

 

 

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