Published
4 mesi agoon
Elezioni Venezuela, Maduro vince con il 51,2% e si avvia a governare fino al 2030. Ma l’opposizione contesta: “Abbiamo vinto noi”
Maduro ha battuto il suo sfidante, il diplomatico Edmundo González candidato per l’opposizione, con il 51,4% delle preferenze e si avvia a governare per i prossimi sei anni. Ma Gonzalez denuncia irregolarità e brogli. “Il Paese ha scelto il cambiamento”.
Gonzalez rigetta con forza il risultato sancito dal Comitato elettorale presieduto da Elvis Amoroso. Si apre ora una stagione di conflittualità. Lo stesso Amoroso ha riferito in una conferenza stampa di aver chiesto al procuratore generale del Paese di avviare un’indagine “sulle azioni terroristiche perpetrate” contro il sistema, i centri e i funzionari elettorali.
“Non lasceremo che nessuno macchi la bellezza di questa giornata. La Costituzione va rispettata. Sono un uomo di pace e di dialogo. Impiegherò tutte le mie energie per governare guardando alla prosperità del Paese, alla crescita e alla felicità sociale” Gli risponde Maduro.
La leader dell’opposizione Maria Corina Machado ha affermato che il margine della vittoria di González sarebbe stato “schiacciante” in base ai conteggi dei voti ricevuti dai rappresentanti della campagna elettorale da circa il 40% delle urne elettorali in tutto il paese. Cina, Russia e Iran, secondo la maggior parte degli analisti venezuelani hanno aiutato Maduro.
L’ex deputata della Plataforma unitaria democrática, Delsa Solórzano, ha denunciato al Consiglio elettorale irregolarità nello scrutinio. “Lo denuncio con le prove in mano – ha affermato –. Stanno ritardando la trasmissione dei dati al centro di computazione e la pubblicazione dei verbali. C’è un numero significativo di seggi elettorali da cui vengono allontanati i nostri testimoni e altri in cui si rifiutano di trasmettere i risultati della scheda di conteggio”. Ha detto dalle prime ore della chiusura delle urne alle 18 ora di Caracas, quando in Italia era mezzanotte.
La comunità internazionale solleva dubbi sulla regolarità del voto. Nella notte il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha fatto uscire una dichiarazione in cui ha espresso “seri dubbi” che i risultati delle elezioni presidenziali rappresentino la volontà del popolo.
L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha chiesto che il rispetto della volontà del popolo.
Gli unici a congratularsi subito con Maduro sono stati il presidente di Cuba e quello della Bolivia, suoi solidi alleati. Durissimo invece il commento del presidente argentino Javier Milei che titola un post su X “Dittatore Maduro, fuori! Non riconosceremo un’altra frode in Venezuela”.
___