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Cultura

Inizia l’anno della Tigre: oggi è il Capodanno Lunare, ma di cosa si tratta?

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Oggi inizia l’anno della Tigre!

Oggi è la festa di primavera – più famosa, per noi italiani, come Capodanno cinese o Capodanno lunare. Si tratta della festività tradizionale cinese più importante dell’anno e viene celebrata il primo mese del calendario lunare; quest’anno cade appunto quest’oggi, il primo Febbraio.

illustrazione di Simona Lazzaro

Quindici giorni di festa

Da oggi partono ben quindici giorni di festeggiamenti e celebrazioni che si concluderanno con l’amata Festa delle Lanterne, che coincide sempre con la prima notte di luna piena dell’anno nuovo. Tradizione vorrebbe che le strade venissero decorate con delle tradizionali lanterne rosse.

Il primo giorno dell’anno, invece, si trascorre scambiando auguri con amici e parenti, possibilmente facendo loro visita di persona. In questa giornata è assolutamente proibito pulire la propria casa: secondo la leggenda, infatti, oltre alla polvere si rischia di far sparire anche la fortuna per il nuovo anno!

La storia di Nian il mostro

Stando alla leggenda, le origini di questa festa si perdono molto lontano nel tempo, fino ai giorni in cui c’erano ancora draghi e mostri che vagavano imperturbati sulla terra.

Negli abissi marini più profondi (secondo alcune versioni della leggenda nelle grotte più remote) viveva un mostro spaventoso, crudele e vorace chiamato Nian. L’orribile creatura emergeva dalla sua tana una volta all’anno per nutrirsi di esseri umani.

Nessuno era riuscito a sconfiggere quel mostro tremendo e tutto ciò che la popolazione dei villaggi vicini poteva fare era tentare la fuga: ma nessuno era tanto veloce da sfuggire alle spire e ai denti di Nian. Nulla cambiò fin quando un uomo giunse in uno di questi villaggi e disse: “Io conosco Nian e so come sconfiggerlo!

Inizialmente nessuno credette all’uomo, tranne un bambino che accettò di ospitarlo a casa propria. L’uomo affisse quindi dei foglietti rossi alla porta di casa e fece esplodere dei petardi: Nian, che si era avvicinato proprio a quella abitazione, fuggì via terrorizzato. Il mostro aveva paura del colore rosso e dei petardi!

Da allora, una volta l’anno, le persone decorano con delle lanterne rosse le strade delle loro città e fanno scoppiare dei fuochi d’artificio. E sembra che il trucco funzioni ancora adesso: Nian non si vede da millenni e non un solo uomo è stato più divorato dal mostro.

L’anno della Tigre d’acqua

Ogni anno del calendario lunare corrisponde a uno degli animali dello zodiaco cinese, seguendo un ciclo di 12 anni. Ma non solo: secondo la teoria degli elementi, tutti i segni zodiacali sono ciclicamente legati a uno dei cinque elementi – metallo, legno, acqua, fuoco e terra.

Quest’anno sarà l’anno della tigre, segno che nel 2022 è associato all’acqua. Questa combinazione di verifica una volta ogni 60 anni!

Se, secondo l’oroscopo cinese, siete del segno della Tigre – se siete nati, cioè, nel 1938, nel 1950, nel 1962, nel 1974, nel 1986, nel 1998 o nel 2010 – state attenti: non tutti sanno che l’anno del proprio segno non è particolarmente positivo: anzi, è un anno sfortunato. Per combattere la malasorte, però, sarà sufficiente indossare un abito o un accessorio di colore rosso o un gioiello di giada. Fate attenzione: perché questi oggetti portino effettivamente fortuna, devono essere regalati.

Due leggende sull’oroscopo cinese

Sono diverse le leggende che raccontano le origini dell’oroscopo cinese.

Una di queste, la più famosa, racconta che il Buddha, sentendo che la propria vita era prossima ormai alla fine, chiamò a sé tutti gli animali della terra. Tuttavia, solo dodici si presentarono all’appuntamento e, per premiare il loro affetto, il Buddha decise di dedicare a ciascuno di loro un anno del ciclo lunare. 

Il topo arrivò per primo: veloce e furbo, si arrampicò sul dorso del bue e così lo superò. Il diligente bue arrivò dunque per secondo, seguito dall’intraprendente tigre e dal coniglio, l’animale più pacifico e gentile. Il drago e il serpente, che tra loro erano fratelli, arrivarono uno dopo l’altro, seguiti dal cavallo e dalla capra. Giunsero dinnanzi al Buddha anche la scimmia astuta, il gallo e il cane; infine giunse il maiale, che riuscì appena a salutare l’illuminato.

Secondo un’altra leggenda fu l’imperatore di Giada a dar nome ai cicli lunari: sovrano del cielo e della terra, meravigliato dalle bellezze terrestri decise di portare con sé, nel cielo, dodici animali.  L’imperatore scelse di portare il topo, il toro, la tigre, il gatto, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e il maiale.

Il gatto, che venne nominato dall’imperatore come il più bello degli animali, chiese al topo di avvisarlo il giorno in cui l’imperatore di Giada si fosse presentato; ma il topo, invidioso della bellezza del gatto, non lo fece. L’imperatore portò con sé dunque un coniglio e il gatto, rimasto sulla terra, si arrabbiò col topo. Questa leggenda spiega quindi anche il motivo per cui gatti e topi sono nemici per natura. 

 

 

 

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